giovedì 25 giugno 2009

Giovane Sindaco + vecchissimi metodi = politica nuova?


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Al giovane Sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo vanno i miei migliori auguri di buon lavoro. Credo che ne avrà un gran bisogno, perché la sua esperienza da Sindaco ha avuto un inizio assai travagliato.
Il centrodestra pavese è forte della nettissima vittoria alle elezioni del 6-7 giugno, ottenuta puntanto poco sui contenuti politici ed amministrativi, e molto sull’idealismo e le promesse di rinnovamento. Lo slogan “Cambiare!” sottointendeva una sorta di investitura naturale, quasi divina, che il centrodestra pavese ha pensato di utilizzare per raccogliere il consenso dei cittadini delusi dalla precedente amministrazione, ed affascinati dall’idea di poter cambiare, davvero, alcuni metodi della vecchia politica.
Mai fiducia fu così mal riposta. A partire dal giorno successivo alle elezioni, le forze politiche del centrodestra pavese hanno fatto ciò che di peggio la politica italiana sa offrire: litigare per la spartizione delle posizioni di amministrazione che il voto dei cittadini ha messo loro in mano.
La tensione tra i partner si è palesata pubblicamente Martedì 23 giugno, allorché uno degli Assessori designati (in quota ex-AN) non ha ritirato le deleghe assessorili offerte dal Sindaco. Bene ha fatto Cattaneo a procedere con la nomina degli altri 9 assessori, ma era chiaro il suo imbarazzo, nella dichiarazioni in video, nel commentare una situazione e dei comportamenti che non appartengono certo a una politica rinnovata che abbia a cuore in primis l’interesse dei cittadini.
A me, personalmente, ha molto deluso il metodo utilizzato per la scelta degli Assessori. Si è trattato, di nuovo, dell’applicazione del vecchio metodo per cui si nominano Assessori coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti di preferenza individuale. Il voto di preferenza attribuito dai cittadini ai candidati Consiglieri Comunali serve a sancire la rappresentatività di fronte ai cittadini. Ma raccogliere enormi quantità di voti di preferenza non significa affatto che si sia poi bravi ed efficienti nell’amministrare la cosa pubblica.
Il centrodestra ha anche mostrato una totale chiusura al ricco e vivace mondo di competenze che la città di Pavia può offrire, al di fuori della cerchia dei gruppi organizzati della politica locale.
Mi sembra un esordio molto, molto autoreferenziale. E “autoreferenziale” era uno degli aggettivi coi quali il centrodestra etichettava l’amministrazione del Sindaco uscente Capitelli.
Fa sorridere pensare alle telefonate (non smentite) che il Ministro La Russa ha fatto ai politici pavesi per sostenere la nobile causa dell’attribuzione di due Assessori alla componente ex-AN del PDL. Sono curioso di chiedere a Cattaneo cosa ha pensato quando ha sentito il vocione del Ministro tuonare nel suo telefono…
Comunque, questi Assessori (e quello mancante, da definirsi nel prossimo futuro) sono gli amministratori della mia e nostra città, e rivolgo a tutti loro un invito a operare uniti per il bene di Pavia, e un augurio di buon lavoro.
Io li osserverò dal mio banco di opposizione in Consiglio Comunale. In nome di tutti i cittadini che hanno diritto ad essere amministrati con saggezza, onestà e trasparenza.

giovedì 11 giugno 2009

Enrico Berlinguer


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Ricordo che quando morì Enrico Berlinguer, alla sera, andai in piazzale Ghinaglia con mio papà: c'era tanta gente con le bandiere rosse, molta tristezza, e la certezza che se ne era andato un uomo importante e irripetibile.