lunedì 2 dicembre 2013

Interpellanza: Rimborsi spese dei componenti del CdA di ASM Pavia SpA e del Direttore Generale: Decisioni del Comune di Pavia, socio di maggioranza di ASM Pavia SpA

Al Sindaco del Comune di Pavia

PREMESSO CHE:

q         Il Comune di Pavia è azionista di maggioranza della società ASM Pavia SpA, con il 95.7% delle quote.
q         Il 19 ottobre 2011 si riunisce il CdA di ASM Pavia SpA, con all’ordine del giorno il punto «proposta di rimborso spese per amministratori e dirigenti». Il CdA decide di riconoscere a Presidente, vice Presidente, Consiglieri e al Direttore Generale «un rimborso spese forfettario a fronte delle missioni e trasferte attuate nell’esercizio delle relative funzioni». Le somme (lorde) sono di 2.500 euro al mese per il Presidente, 2mila per il vice Presidente, 1.500 per ciascuno dei tre Consiglieri e altrettanto per il Direttore Generale.
q         A seguito della pubblicazione della notizia di cui sopra sugli organi di stampa emerge la chiara stravaganza della decisione presa dal CdA di ASM Pavia SpA il 19 ottobre 2011, in quanto, come da Statuto e in accordo con le regole generali del Codice Civile, i compensi ed i rimborsi per gli amministratori devono essere approvati e deliberati dall’Assemblea dei Soci.
q         Il 7 ottobre 2013 si tiene l’Assemblea dei Soci di ASM Pavia SpA, in cui viene “ratificato ex-post” lo schema di rimborso forfettario ai componenti del CdA approvato dallo stesso CdA il 19 Ottobre 2011, e si decide contestualmente di sospendere quella specifica modalità di rimborso, «chiudendo la fase sperimentale» al riguardo (parole del Presidente di ASM Chirichelli, riportate dagli organi di stampa).
q         All’Assemblea dei Soci di ASM Pavia SpA del 7 ottobre 2013 il Comune di Pavia vota a favore dell’approvazione a posteriori dell’istituzione dei rimborsi forfettari, non essendo però rappresentato dal Sindaco Alessandro Cattaneo, e neppure dall’Assessore Fabrizio Fracassi delegato “ai Rapporti con ASM e Società Partecipate”, bensì dall’Assessore Bellaviti, che tra l’altro è stato precedentemente componente del CdA di ASM Pavia SpA.
q         In data 11 agosto 2013, in un articolo de La Provincia Pavese intitolato “Bonus dal Comune, il sindaco ci ripensa”, viene riportata la seguente dichiarazione del Sindaco nel seguente passaggio: “Ma in più ora ci sono ben 108 mila euro di rimborsi spese: «Di questo non so nulla, sono decisioni del cda di Asm – dice Cattaneo – so comunque che Chirichelli sta preparando una relazione in merito»”. Tale dichiarazione non è stata smentita, e rappresenta chiaramente il fatto che il socio di maggioranza di ASM Pavia SpA era all’oscuro delle decisioni prese dal CdA riguardo ai compensi ed ai rimborsi degli amministratori.


RITENENDO:

q         Che la gestione da parte del Comune di Pavia dei propri asset strategici sia di massima importanza, ivi comprendendo le partecipazioni in società ex-municipalizzate, e che tale gestione debba essere improntata alla razionalizzazione delle spese ed al conseguimento dei risultati aziendali attesi.


SI
CHIEDE:

  1. Se l’Assessore informò per tempo il Sindaco e la Giunta delle decisioni prese dal CdA di ASM Pavia SpA nella seduta del 19 ottobre 2011. In caso affermativo, si chiede di sapere come e in quale sede venne valutata quella decisione. In caso negativo, si chiede per quale motivo tale comunicazione non avvenne, trattandosi di materia demandata da Statuto di ASM all’assemblea dei Soci, quindi di fatto al Comune di Pavia.
  2. In quale sede e in base a quali motivi è maturata la decisione del Comune di Pavia, di approvare nella Assemblea dei Soci di ASM Pavia SpA del 7 ottobre 2013, con la molto irrituale formula “ex-post”, l’istituzione dei rimborsi forfetari, per poi immediatamente e contestualmente modificare tale modalità di rimborso con quella a piè di lista.
  3. Più in generale, si chiede di sapere quale sia la sede nella quale il Sindaco ritiene che debbano essere prese e deliberate le decisioni riguardo ASM Pavia SpA da far valere nell’assemblea dei soci, ritenendo lo scrivente che tali decisioni debbano essere deliberate dal Consiglio Comunale.
Guido Giuliani



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Resoconto della discussione nella seduta del consiglio comunale del 2 dicembre 2013.

Galandra (era assessore delegato “ai Rapporti con ASM e Società Partecipate” nell’ottobre 2011)

  • Abbiamo appurato che ASM non è tenuta a comunicare né le date di convocazione né l’OdG del CdA  -  abbiamo per questo esaminato il protocollo generale del Comune  -  il passaggio di deleghe dalla Dott.sa Niutta a me è datato 4 ottobre 2011; ci era venuto il dubbio che l’OdG ci fosse arrivato prima del passaggio di deleghe e fosse andato perso  -  in realtà ASM non è proprio tenuta a informare l’assessore con delega “ai Rapporti con ASM e Società Partecipate”, né in merito agi OdG delle sedute del CdA né in merito alle decisioni prese.

Sindaco
  • Per l’assemblea del 7 ottobre 2013 ho delegato l’assessore Bellaviti poiché gli altri assessori non erano disponibili, e nemmeno io lo ero
  • Come devono essere prese le delibere riguardo ad ASM? – il consiglio comunale dà gli indirizzi, non è questo un onore od onere che spetta al sindaco  -  risponde ora l’assessore Bellaviti che ha partecipato all’assemblea del 7 ottobre 2013

Bellaviti
  • Ringrazio il consigliere Giuliani per questa interpellanza, e ribadisco che occorre intervenire in consiglio comunale in merito alle capacità di indirizzo da dare ad ASM  -  in merito all’attività gestionale di ASM, il CdA si è assunto ogni responsabilità riguardo alla delibera  .-  lo stesso vale per la delibera dell’assemblea dei soci  -  Ribadisco che non c’è un luogo preposto in cui si valuta la linea di indirizzo da dare ad ASM e nemmeno la posizione da tenere nell’assemblea dei soci  -  (ricordo che all’OdG di quella assemblea c’era anche l’intervento del presidente di LGH)  -  nell’assemblea dei soci si è approvata la proposta del presidente di ASM, che ha poi modificato il regime di rimborsi spesa (da forfetari a piè di lista) anche nell’ottica di un maggiore risparmio

Giuliani
  • Poiché non mi è stata fornita una risposta esauriente, chiedo nuovamente al Sindaco: in quale sede è maturata la decisione di approvare ex-post nell’assemblea dei soci la delibera del CdA che attribuiva rimborsi forfetari ai membri del CdA stesso?

Bellaviti
  • Per le decisioni fatte valere in assemblea: non esiste alcuna determina o delibera di giunta che, negli anni passati, sia stata presa per definire le posizioni da tenere nell’assemblea dei soci di ASM -  in quella specifica assemblea, abbiamo approvato la delibera che prevedeva il contenimento del tetto massimo di spesa, concetto che è stato proposto dallo stesso presidente Chirichelli

Giuliani
  • Ringrazio il sindaco e l’assessore per le risposte, o meglio per le non risposte.
  • Sono sconcertato dal modo in cui questa amministrazione gestisce il bene pubblico rappresentato dalla società ASM SpA. Trovo del tutto fuori luogo che il Comune di Pavia non partecipi con la sua figura più rappresentativa (il Sindaco) all’assemblea dei soci di una grande e importante società di cui possiede il 95.7% (tenendo conto del fatto che tale convocazione deve necessariamente essere concordata con il socio di maggioranza). Inoltre, riscontro come una importante decisione su un argomento di stretta pertinenza dell’assemblea dei soci (i compensi degli amministratori di ASM SpA) non sia stata discussa a livello politico all’interno della Giunta, ed il Sindaco abbia affidato la decisione all’assessore Bellaviti che nell’ottobre 2011 era membro del CdA di ASM che aveva approvato quella decisione (non avendo peraltro Bellaviti poi usufruito di quella modalità di rimborsi forfettaria).
  • È grave ed incomprensibile che questa amministrazione gestisca con tale leggerezza il governo della società ASM SpA, che rappresenta uno tra i più importanti beni posseduti dal Comune di Pavia, e quindi indirettamente da tutti i cittadini. In particolare, sembra assai strano che il Comune abbia abdicato al proprio diritto di determinare le modalità di compenso dei membri del CdA, che peraltro sono stati tutti nominati dal Sindaco.
  • Si evince allora che il messaggio politico trasmesso dal Sindaco Cattaneo è che il Comune di Pavia si disinteressa della gestione di ASM. È una grave carenza di capacità di guida e di indirizzo politico.

Sindaco
  • La responsabilità del Comune e dell’amministrazione è sotto gli occhi di tutti  -  c’è anche un rappresentante della minoranza nel CdA, che ha un ruolo di garanzia e di controllo interno  -  Il sindaco e questa amministrazione non hanno nulla da eccepire sulla gestione di ASM - 
  • Ho però inoltrato alla procura il materiale indicato come oggetto di possibile interesse (NdR: potrebbe trattarsi di materiale aggiuntivo rispetto a quello consegnato in Procura dal consigliere Veltri?)
  • Abbiamo inoltrato alla Corte dei Conti una richiesta riguardo alla legittimità di tutto l’impianto dei rimborsi spese di ASM (a firma del Sindaco e del Segreterio Generale)

Giuliani (considerazione fuori dalla discussione del Consiglio)
  • Vista quest’ultima dichiarazione, risulta ancora più ondivaga e politicamente mediocre la condotta del Sindaco. da un lato, Cattaneo manda l’assessore Bellaviti all’assemblea dei soci ad approvare due anni di allegri rimborsi forfetari dei consiglieri ASM, e dall’altro si tutela segnalando alla Corte dei Conti che forse non tutto era a posto nelle decisioni prese dal CdA di ASM.


lunedì 25 novembre 2013

INTERPELLANZA: EDILIZIA SCOLASTICA E MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE DI PAVIA

Al Sindaco del Comune di Pavia


PREMESSO CHE:

  • Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 20 agosto della legge n. 98 del 9 agosto 2013 di conversione del decreto “del fare” (DL n. 69/13), ha preso avvio il Piano sicurezza per l'edilizia scolastica.
  • In base alle disposizioni di cui all'art. 18, commi 8-ter e 8-quater della legge n. 98/13, è stata autorizzata per l’anno 2014 la spesa di 150 milioni di euro per l’attuazione di misure urgenti in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali.
  • Entro il 15 settembre 2013 gli enti locali interessati sono stati chiamati a presentare alle Regioni i progetti esecutivi di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici immediatamente cantierabili allo scopo di avere accesso ai fondi di cui sopra.
  • Le risorse disponibili sono state ripartite a livello regionale, ed alla Regione Lombardia spettano 15 milioni di euro che saranno assegnate agli enti locali proprietari degli immobili attraverso decreto del MIUR.


SI
CHIEDE:

q         Se questa Amministrazione ha provveduto a presentare in Regione Lombardia entro il 15 settembre u.s. i progetti esecutivi di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici immediatamente cantierabili allo scopo di avere accesso ai fondi messi a disposizione a seguito dell’entrata in vigore del decreto del fare.
q         Che, in caso affermativo, questa Amministrazione fornisca i dati relativi ai progetti presentati ed alle priorità d’intervento evidenziate


Guido Giuliani e  Massimo Depaoli

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Discussione in Consiglio Comunale



Risposta del Dirigente Ing. GRECCHI

  • Abbiamo sottomesso 4 progetti: Acquilone, gruppo di 5 scuole, Vallone, Montebolone
  • Finanziamento approvato da Reg Lomb (anche se non al 100%)
  • Verifica del MIUR è no finanziamento (perché fuori graduatoria)
  • L’amministrazione ha deciso di finanziare 2 interventi con fondi disposti nell’ambito dell’assestamento di bilancio
  • Dei 4 interventi, 2 erano gia’ stati finanziati dal comune (240k€ + 160k€), 2 non sono attualmente coperti (460k€ + 370k€), ma cercheremo di inserirli nei prossimi programmi di ristrutturazione
  • Per i progetti finanziati: stiamo redigendo i progetti esecutivi  -  inizo e consegna lavori in estate 2014  - 
  • MIUR ha erogato un altro bando, al quale abbiamo partecipato (il finanziamento sarebbe al 50%)  - 

Consigliere GIULIANI

  • Sarebbe utile capire in base a quali criteri vengono scelte le scuole oggetto di intervento (esempio: quale è la situazione della scuola Leonardo?)

Risposta del Dirigente Ing. GRECCHI


  • L’intervento programmato nel 2010 sulla scuola Leonardo era finanziato con provvidenza statale (poi utilizzati per la scuola De Amicis: i fondi sono stati girati dopo avere chiesto il permesso al ministero)  -  su quei fondi (De Amicis) siamo “in anticipazione” (cioè il comune sta attendendo il rimborso dal ministero)
  • Leonardo è una scuola in ricollocazione (come da PGT appena approvato)  -  i fabbisogni attuali sono soddisfatti da interventi di modesta entità  (o già eseguiti o in fase di esecuzione)  -  non sara’ ristrutturaz completa, ma una messa in sicurezza  -  non mettiamo i nostri alunni in condizioni di pericolo  - non riusciamo a intervenire parallelamente su tutte le scuole – il cedimento di un tetto è stato enfatizzato, non c’è pericolo né allarme

Interpellanza: Istanze di accesso agli atti amministrativi secondo la Legge 241/90 da parte dei Consiglieri Comunali

Al Sindaco del Comune di Pavia
Al Presidente del Consiglio Comunale


PREMESSO CHE:

q         Si è frequentemente verificato che, a seguito di istanze di accesso agli atti amministrativi secondo la Legge 241/90 da parte dei Consiglieri Comunali, ed in particolare per quanto riguarda informazioni relative alle società ed enti partecipati, questa Amministrazione abbia trasmesso la richiesta direttamente alla società od ente partecipato, lasciando a quest’ultimo soggetto l’onere di fornire una risposta al Consigliere richiedente, e senza di fatto valutare nel merito né la legittimità della richiesta né, soprattutto, la tempestività e la congruenza e completezza della risposta.


SI
CHIEDE:

  1. Se non si ritiene irrituale che alle richieste inoltrate all’Amministrazione Comunale non venga dato seguito con risposte formali protocollate da parte dell’Amministrazione stessa.
  2. Se non si ritenga opportuno che sia l’Amministrazione Comunale, anziché la società o ente partecipato, a fornire nei tempi e nei modi previsti dalla legge le informazioni al Consigliere richiedente, interagendo in prima persona con la società o ente partecipato affinché la richiesta venga esaudita nei tempi e nei modi previsti dalla legge.

Guido Giuliani

giovedì 24 ottobre 2013

INTERPELLANZA: APERTURA NUOVA ALA SCUOLA MASSACRA

Al Sindaco di Pavia


CONSIDERATO CHE:

q         Dal settembre 2010 risulta apparentemente conclusa la realizzazione di una nuova ala dell’edificio che ospita la scuola primaria Massacra
q         La nuova ala a tutt’oggi non è stata arredata, ne resa disponibile alla scuola
q         Questo, oltre a rappresentare un grave sperpero di risorse pubbliche, causa notevoli disagi ai bambini e agli insegnanti della suddetta scuola


SI
CHIEDE:

q         Che venga spiegato in dettaglio quale iter è stato seguito dal 2010 ad oggi per rendere disponibile la nuova ala dell’edificio 
q         Quali sono gli elementi che attualmente ostano all’apertura della nuova ala
q         Che venga  fornita una previsione attendibile sulla data di apertura



Guido Giuliani
Fabio Castagna


giovedì 10 ottobre 2013

Parentopoli alla pavese in ASM

Sulla vicenda della mini-parentopoli che ha riguardato ASM Pavia, ho scritto una lettera al giornale La Provincia Pavese (non pubblicata integralmente) che ha suscitato molta attenzione. Anche troppa: qualcuno, evidentemente toccato nel vivo, ha scritto al giornale una lettera con un mittente inventato accusandomi di conflitto di interesse in una vicenda nella quale mi sono invece comportato con la massima trasparenza.
Riporto tutto qui sotto.
Su Facebook offrii anche 1000€ in contanti a chi mi avesse dimostrato che la signora Martina reali esisteva veramente, ed era davvero così interessata alla trasparenza ed alle sorti della mia azienda. I 1000€ sono ancora lì...



§§§§§  lettera inviata a La Provincia Pavese (non pubblicata integralmente)  §§§§§

I FIGLI DEI POLITICI ASSUNTI DA ASM

Gentile Direttore, la politica locale deve esprimersi sul caso dei figli di consiglieri comunali che sono stati assunti a vario titolo negli anni recenti da ASM o da società satellite.
Personalmente trovo inopportuno e inaccettabile che un consigliere eletto dai cittadini al Comune di Pavia favorisca l'assunzione del proprio figlio nella società di cui il Comune possiede il 96% delle azioni e nomina il CdA. Ed anche, più semplicemente, che i consiglieri comunali non dissuadano i propri figli dal fare domanda di assunzione presso quelle società.
Sia chiaro: non sembrano esserci fatti illeciti riguardo ai rapporti di lavoro sopra citati. Semplicemente, è imbarazzante che, su circa dieci consiglieri comunali con figli in età da lavoro, ben il 30% di questi (due del PDL e uno del PD) non abbiano sentito l'obbligo morale di tenere i propri figli ben lontani dalle aziende gestite dal Comune.
La politica scelga chi vuole per le posizioni amministrative e gestionali di nomina politica, ma abbia la dignità di non sottrarre posti di lavoro ai cittadini avocandoli a sé. Chiedo scusa ai cittadini per il cattivo esempio dato dai miei colleghi, e mi impegnerò affinché il Partito Democratico impedisca che in futuro si ripetano casi analoghi.

Guido Giuliani
consigliere comunale, Partito Democratico Pavia


§§§§§  Articolo su La Provincia Pavese del 15 settembre 2013  §§§§§

ASM e le sue assunzioni Polemica sui figli «illustri»

Fraschini fa i nomi di tre consiglieri comunali, due minacciano querela
Giuliani (Pd): «È imbarazzante».
Il sindaco: «Dibattito dai toni fuori luogo»

PAVIA La premessa comune a tutti è che «non stiamo parlando di illeciti». Lo chiarisce anche Niccolò Fraschini, il consigliere comunale di maggioranza che, ai primi di agosto, ha sollevato su Facebook il tema delle assunzioni in Asm. Ma l’interrogativo verte sull’opportunità che il figlio, o comunque il parente, di un amministratore comunale lavori per aziende che, come Asm, sono partecipate dalla stessa amministrazione comunale. Lo stesso Fraschini, suscitando un vespaio di commenti, ha tenuto fede alle promesse e ha fatto i nomi dei consiglieri comunali che avrebbero figli che lavorano in Asm. L’ex esponente di Futuro e libertà, ha parlato di Francesco Irianni e Carlo Guerini (esponenti di maggioranza) e di Sergio Maggi (all’opposizione con il Pd). Secche le reazioni dei diretti interessati. Irianni: «Non dichiaro niente perchè è già tutto nelle mani del mio avvocato». Maggi: «Non ho nulla da dire e mi riservo di tutelare i miei interessi nelle sedi opportune». Più loquace Guerini: «Mio figlio non è assunto in Asm. Terminata la sua carriera da calciatore ha aperto una partita Iva e fa il libero professionista. Il fatto che abbia lavorato per Asm è diverso dal dire che è stato assunto in Asm». L’origine di tutta la discussione, il consigliere Fraschini, dice: «Sulla base delle informazioni che ho sino a questo momento, possiamo parlare di inopportunità. Ma ho chiesto la documentazione dal 2000 al 2013 e non solo per Asm. Voglio verificare anche assunzioni e consulenze in Comune. Quando avrò finito di fare le mie verifiche, ne riparleremo». Nel frattempo, sul fatto che sia poco opportuno per il figlio di un consigliere lavorare in Asm, interviene Guido Giuliani, consigliere comunale del Partito democratico: «Personalmente – dice – trovo inopportuno e inaccettabile che un consigliere eletto dai cittadini al Comune di Pavia abbia un figlio nella società di cui il Comune possiede il 96 per cento delle azioni e nomina il Cda. Ed anche, più semplicemente, che i consiglieri comunali non dissuadano i propri figli dal fare domanda di assunzione presso quelle società». «Sia chiaro – prosegue – non sembrano esserci fatti illeciti riguardo ai rapporti di lavoro sopra citati. Semplicemente è imbarazzante che, su circa dieci consiglieri comunali con figli in età da lavoro, ben il 30% di questi (due del Pdl e uno del Pd) non abbiano sentito l’obbligo morale di tenere i propri figli ben lontani dalle aziende del Comune». Giuliani conclude chiedendo «scusa ai cittadini per il cattivo esempio dato dai colleghi» e impegnandosi affinchè «il Partito democratico impedisca che in futuro si ripetano casi analoghi». E il sindaco? «Preferirei – dice Alessandro Cattaneo – evitare di entrare in un dibattito che sta assumendo, su Facebook, toni fuori luogo. Riguardo all’opportunità, credo sia una scelta che spetta alla sfera individuale. Non è nemmeno giusto che una persona sia penalizzata per essere figlio o parente di un amministratore. E comunque, se controllassimo nomi e parentele, probabilmente ne troveremmo molti di più legati al centrosinistra che al centrodestra. Ma sarebbe un esercizio che non ci farebbe fare un solo passo avanti».


§§§§§  Articolo su La Provincia Pavese del 20 settembre 2013  §§§§§

LA POLEMICA
Assunzioni “politiche” Nel PD c’è una spaccatura

PAVIA «In Italia non si farà mai la rivoluzione perchè ci conosciamo tutti», è un’aforisma riferito a Leo Longanesi che calza a pennellino a quanto sta accadendo nel dibattito sulle assunzioni in Asm. Con la differenza che a Pavia, magari, crediamo di conoscerci. Dopo l’uscita estiva del consigliere comunale Niccolò Fraschini su Facebook («assunzioni pilotate in Asm») e dopo che lo stesso ha fatto i nomi di tre consiglieri i cui figli avrebbero avuto rapporti con Asm Pavia, il consigliere del Pd, Guido Giuliani, aveva scritto una lettera nella quale deplorava che parenti di consiglieri comunali lavorassero in società controllate o partecipate dal Comune. Una presa di posizione dura, con tanto di scuse «a nome dei colleghi». Le sue parole non sono piaciute, e su un settimanale locale è uscita la notizia per cui la società di Giuliani (che è un docente universitario) la Julight Srl, lavora nel polo tecnologico di via Cuzio, costituito anche grazie ai soldi del Comune. La notizia ha ridestato memorie evangeliche. Il settimanale parla di «pagliuzza e trave» e su Facebook, Davide Lazzari (altro consigliere del Pd) cita in maniera criptica «Giovanni 8, 1 - 11», vale a dire l’episodio dell’adultera in cui Gesù si rivolge agli aspiranti lapidatori dicendo: «Chi tra voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei». Anche altri consiglieri del centrosinistra hanno segretamente gioito del presunto scivolone di Giuliani. Ma si è trattato proprio di questo? «Direi di no – ribatte Guido Giuliani – perrchè il polo tecnologico, nato con una collaborazione tra privati, Università, Comune e Provincia, alla fine è stato portato avanti solo dal privato, al quale la mia società paga l’affitto. Quando c’entrava ancora il pubblico, mi astenni dal votare una ricapitalizzazione. Mi spiace che la politica si sia chiusa a riccio sul tema delle assunzioni. Tra l’altro, io ho chiesto anche la posizione ufficiale del Pd».(f.m.)


§§§§§  Lettera pubblicata su La Provincia Pavese del 5 ottobre 2013  §§§§§

assunzioni / 2 Va all’attacco anche chi ha avuto opportunità

Vorrei rispondere al consigliere comunale Giuliani sulla vicenda delle assunzioni da lui denominate "inopportune" in Asm a pavia: dichiarazione che ha destato in me non poca meraviglia, perché è proprio il caso di citare il proverbio "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino". Prima di puntare il dito su altre persone, forse Giuliani dovrebbe spiegare - lui consigliere comunale di Pavia e professore associato presso l'Università di Pavia (dipartimento di Ingegneria industriale e dell'informazione) - come ha fatto ad approdare al Polo Tecnologico di via Cuzio con una ditta di cui è socio maggioritario e amministratore. Il Polo Tecnologico è una società srl ed è partecipata pariteticamente da Università di Pavia, Comune, Provincia e Camera di commercio. Mi sembra che la sua presenza nella struttura sia doppiamente inopportuna. Caro consigliere, credo che lei abbia sfruttato un'opportunità legittima, per carità, ma non lo trova imbarazzante? Io direi proprio di sì ma, come di solito succede nella vita, si adottano due pesi e due misure. Vorrei sapere dove si celano le differenze fra i due casi, perché sinceramente io non le ravviso: ognuno ha colto le opportunità che si sono presentate, perché il lavoro è un diritto imprescindibile per tutti, ma per lei è giusto negare la libertà personale perché figli di consiglieri, ma non è giusto negarla a se stesso. Per piacere, visto che ha anche il compito di amministrare una città lo faccia con serietà e non si abbarbichi su posizioni fuori luogo, non cada nella banalità dell'attacco personale perché i presupposti non ci sono, non faccia il radical chic perchè, mi creda, non ne vale la pena: Pavia è una piccola città e si gioca a carte scoperte.

Martina Reali


§§§§§  Lettera pubblicata su La Provincia Pavese dell'8 ottobre 2013  §§§§§

Loro sono stati assunti io investo e creo lavoro

La lettera della signora Martina Reali pubblicata nei giorni scorsi contiene così tante imprecisioni da meritare una risposta. L'azienda di cui sono socio, Julight Srl, ha la propria sede operativa presso il Polo Tecnologico di Pavia, che è di proprietà di una società privata a cui la mia azienda paga un regolare contratto di affitto a prezzi di mercato. Il Comune di Pavia non ha nulla a che fare con questo Polo, sebbene il sindaco Cattaneo e i suoi sodali lo annoverino tra i propri risultati. Nel mio ruolo di docente universitario sono stato tra i pochi a cogliere l'invito dell'Università di Pavia e a impegnarmi in prima persona in una attività di trasferimento tecnologico, costituendo una società e investendo in essa capitali finanziari, tempo, energie, e competenze. Dovrebbe quindi essere chiara la differenza di opportunità rispetto ad alcuni colleghi consiglieri comunali: c'è chi ha ottenuto un'utilità per un proprio parente stretto (un'assunzione in Asm), e c'è chi ha investito in una attività imprenditoriale per creare lavoro. In Italia accade sovente che chi denuncia il malcostume della politica viene attaccato personalmente con presupposti inesistenti, e la nostra Pavia non fa eccezioni. Ciò non mi farà desistere dal continuare a chiedere che la politica locale si curi di più degli interessi collettivi e meno degli interessi personali dei politici.

Guido Giuliani
Università Pavia, consigliere comunale PD


§§§§§  Lettera pubblicata su La Provincia Pavese del 9 ottobre 2013  §§§§§

Ma quanta confusione sul Polo tecnologico

La lettera di Martina Reali, pubblicata sulla Provincia Pavese il 3 ottobre scorso, riporta come fatti reali un insieme di dati attribuibili a completa disinformazione e confusione e che come amministratori della Polo Tecnologico Servizi srl (nel seguito Pts), riteniamo necessitino di precisazioni per allontanare il dubbio di un illecito a favore di Julight di cui il prof. Giuliani è socio. Nella lettera si confonde il Polo Tecnologico di via Cuzio, immobile della società privata Durabo Spa, con la società Pts partecipata da Università di Pavia, Comune, Provincia e Camera di commercio. La Pts non è in alcun modo coinvolta nella gestione del Polo Tecnologico di via Cuzio. Julight, spin-off accademico accreditato dall’Ateneo in ottemperanza al terzo compito dell’Università, affitta un locale dalla società Durabo. Pertanto, tutto ciò che è dichiarato e denunciato nella lettera sunnominata è privo di qualsiasi fondamento. Peraltro, si fa presente che la mission statutaria di Pts è la promozione del trasferimento tecnologico e che pertanto la presenza di spin-off universitari tra i fruitori dei servizi di Pts sarebbe quanto di più naturale ed auspicabile.

Rino Cella e Stefano Ramat
consiglieri di amministrazione della Polo Tecnologico Servizi srl

domenica 14 luglio 2013

Matrimonio gay e dintorni


[lettera pubblicata su La Provincia Pavese in data 14 luglio 2013,  in risposta a una delirante missiva dell'assessore ai servizi sociali, Sandro Assanelli]

Matrimoni gay, L’assessore ignora le leggi

Ognuno è naturalmente libero di credere quel che vuole in tema di amore, genitorialità, vera famiglia ecc. Anche se forse qualche lezione di antropologia culturale farebbe assai bene agli integralisti di casa nostra. Ma certamente è falso, contrariamente a quel che afferma l'assessore comunale di Pavia Assanelli, che esista parità di diritti tra eterosessuali e omosessuali in tema di eredità o di assistenza ospedaliera. Basti considerare, al riguardo, le norme che disciplinano le quote di legittima o le decisioni terapeutiche: tali norme attribuiscono infatti al coniuge diritti che invece negano a chi non è sposato, come è appunto per gli omosessuali, che non possono sposarsi per disposizione di legge. Ma forse il troppo frequentare le sagrestie ha reso Assanelli ignorante delle leggi della Repubblica italiana. Non male, in effetti, per un amministratore pubblico 

Guido Giuliani, Stefano Ramat, Paolo Villa
PD Pavia

lunedì 24 giugno 2013

Interpellanza: Manifestazione UMF – University Music Festival e relative autorizzazioni

Al Sindaco del Comune di Pavia

PREMESSO CHE:

q         Il giorno 29 maggio 2013 si è svolto presso l’Aula del ‘400 dell’Università di Pavia un concerto nell’ambito di UMF – University Music Festival, organizzato da parte dell’Associazione UDU nell’ambito delle iniziative ACERSAT, sponsorizzate dall’Università di Pavia.
q         Lo svolgimento di tale evento era previsto inizialmente nella Piazza Leonardo da Vinci ma, a causa delle previsioni di maltempo, l’evento si è poi svolto all’interno degli edifici dell’Università.
q         Gli organizzatori avevano presentato agli Uffici della Polizia Municipale regolare richiesta, nella quale avevano specificato che, in caso di maltempo, la manifestazione si sarebbe svolta nell’aula del ‘400.
q         Durante la manifestazione, è intervenuta una pattuglia di Polizia Municipale per rilevare la mancanza di autorizzazione allo svolgimento dell’evento. A seguito della segnalazione della Polizia Municipale è stata inoltrata una segnalazione alla Questura ed alla Procura della Repubblica.


SI
CHIEDE:

q         Per quel motivo, gli uffici di Polizia Municipale non hanno avvisato per tempo gli organizzatori (che lo avevano esplicitamente segnalato nella loro richiesta) che lo spostamento della manifestazione nei locali dell’Università di Pavia avrebbe richiesto il rilascio di un ulteriore permesso per lo svolgimento di “manifestazioni di pubblico spettacolo”, cosa che avrebbe evitato lo svolgimento di una manifestazione in maniera irregolare (stando al verbale degli agenti di Polizia Municipale).

Guido Giuliani


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Discussione in Consiglio Comunale


Consigliere GIULIANI
q         Il Sindaco e i suoi assessori devono spiegare perché l’ufficio di Polizia Locale non si è reso collaborativi nei confronti dei cittadini, segnalando e richiedendo per tempo i documenti che andavano presentati per regolarizzare la richiesta relativa allo svolgimento della manifestazione.

Risposta dell’assessore GALANDRA
q         Le informazioni che mi sono state fornite dalla Polizia Locale differiscono da quelle in suo possesso: agli atti non risulta che gli organizzatori avrebbero segnalato che la maninfestazione si sarebbe svolta in Aula ‘400 in caso di maltempo.
q         Occorreva istruire una nuova e diversa pratica volta ad ottenere la licenza di “manifestazioni di pubblico spettacolo” (da sottoporre poi al vaglio della commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli)
q         C’è stata una carenza di comunicazione tra gli organizzatori e la Polizia Locale.
q         Mi risulta inoltre che durante la manifestazione si è svolta la vendita e somministrazione di bevande alcoliche senza autorizzazione
q         Da parte mia c’è sempre la massima disponibilità ad andare incontro alle esigenze dei cittadini e dei giovani che intendono organizzare manifestazioni.

Replica del Consigliere GIULIANI
q         Ringrazio l’assessore per la sua risposta.
q         Evidentemente, le informazioni in possesso dell’assessore sono diverse da quelle che mi hanno comunicato gli organizzatori, che hanno riferito di avere indicato il luogo alternativo di svolgimento in caso di maltempo.
q         Un punto controverso è poi quello relativo al fatto che, se è vero che i locali dell’Università di Pavia sono privi dell’autorizzazione per lo svolgimento di “manifestazioni di pubblico spettacolo”, non ci si capacita come sia stato possibile che negli anni passati si siano svolte numerose manifestazioni di questo all’interno dei locali dell’Università, senza che vi fossero le adeguate autorizzazioni. Invito allora l’assessore a farsi promotore presso l’Università di Pavia di un’azione volta a regolarizzare la posizione dell’Ateneo riguardo allo svolgimento di  “manifestazioni di pubblico spettacolo”.
q         Infine, non è chiaro per quale motivo gli agenti di Polizia Locale abbiano potuto entrare all’interno dei locali dell’Università di Pavia, trattandosi di luogo privato

Risposta dell’assessore GALANDRA
q         Si trattava appunto di una manifestazione di pubblico spettacolo: tutti i cittadini potevano accedere alla manifestazione, e quindi anche gli agenti di Polizia Locale


martedì 28 maggio 2013

Borgarello felice

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Felicissimo per la vittoria di Nicola Lamberti, che è di nuovo sindaco di Borgarello. Una persona onesta e capace, al servizio degli altri e insieme agli altri. Ci fosse stato lui già tempo fa, ora non incomberebbe l'orribile e inutile centro commerciale

giovedì 9 maggio 2013

Nomine: commissione inutile

Comunicato Stampa
"Basta a sedute inutili della Commissione Nomine per ratificare equilibri politici interni al PDL pavese" 

I consiglieri comunali del Partito Democratico e di Democrazie e Solidarietà oggi non parteciperanno alla seduta della Commissione Nomine (qui la convocazione e l'OdG).

Riteniamo infatti che questa seduta rappresenti una inutile perdita di tempo per i consiglieri e uno spreco di denaro pubblico (per il gettone di presenza da 50 e rotti euro a testa). I lavori della Commissione Nomine servono a ratificare equilibri politici e spartizioni di potere interne alla maggioranza, e non ha alcun potere né alcuna efficacia nell'azione di indicare al Sindaco quali delle persone candidate a ricoprire un ruolo pubblico siano le più idonee. Infatti, il Sindaco non ha mai tenuto conto delle indicazioni dei membri della Commissione, ed ha sempre proceduto alle nomine in base a criteri di spartizione politica. In questo caso specifico, la Commissione è stata convocata d'urgenza (che urgenza c'era?) per la "Valutazione delle candidature pervenute per la nomina di un rappresentante del Comune di Pavia nel Consiglio di Amministrazione di ASM Pavia spa". La Commissione ratificherà l'idoneità formale di tutti e tre i candidati, cui farà seguito la nomina da parte del sindaco di Graziano Leonardelli nel CdA di ASM, in sostituzione di Marco Bellaviti che il Sindaco ha recentemente nominato assessore della sua giunta. La partecipazione a lavori di commissioni che ratificano equilibri politici tutti interni al PDL pavese è inutile, secondo noi. consigliere Guido Giuliani, per i Gruppi del Partito Democratico e di Democrazia e Solidarietà

venerdì 3 maggio 2013

Università vergogna


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Trovo vergognoso che l'Università di Pavia ricorra al Consiglio di Stato contro due sentenze del TAR che la condannano a risarcire gli studenti per i 4 milioni di euro di tasse universitarie ingiustamente riscosse.

sabato 27 aprile 2013

Laurea? Ho fatto finta...


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Questa è bellissima. Il Direttore Generale di APOLF, fortemente voluta dal sindaco Alessandro Cattaneo e dalla sua Giunta, e retribuito con uno stipendio mica male, viene licenziato dopo un anno perché ha mentito sul titolo di studio: non ha la laurea in Fisica Teorica e Cibernetica che millantava nel curriculum.

martedì 23 aprile 2013

Debora


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Debora Serracchiani e il PD vincono le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia.
Debora è l'esempio di come, in un partito con principi e regole giuste, anche gli umili militanti possono raggiungere posizioni di vertice, quando le persone e le idee che rappresentano sono di valore.
Un buon segno, in questi giorni confusi.

lunedì 22 aprile 2013

Interpellanza: ISCRIZIONI ALLE SCUOLE D’INFANZIA CITTADINE

Al Sindaco del Comune di Pavia

PREMESSO CHE:

q         Il giorno 28 febbraio 2013 si sono chiusi i termini per le iscrizioni alle scuole di infanzia statali e comunali della nostra città, per l’Anno Scolastico 2013-2014.
q         Le richieste d’iscrizione alle scuole d’infanzia comunali negli scorsi anni sono state quasi interamente soddisfatto non dando luogo a numeri significativi di richieste escluse.
q         Le richieste di iscrizione alle scuole d’infanzia statali e comunali per l’A.S. 2013-2014 sembrano fare prevedere che ci sarà un numero significativo di richieste che non potrà essere soddisfatto, con particolare riferimento al quartiere di Pavia Ovest, che ha visto la recente chiusura della scuola d’infanzia Landini.


SI
CHIEDE:

q         Di conoscere i numeri delle richieste di iscrizione pervenute alle scuole d’infanzia comunali per l’A.S. 2013-2014, con distinzione fra residenti e non residenti, e suddivisione per zona/quartiere della città.
q         Di conoscere i numeri delle richieste di iscrizione pervenute alle scuole d’infanzia statali per l’A.S. 2013-2014, con suddivisione per zona/quartiere della città.
q         Di sapere come questa Amministrazione intende fare fronte alla soddisfazione delle richieste delle famiglie riguardo alla frequenza alle scuole d’infanzia per l’A.S. 2013-2014.
  
Guido Giuliani


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Discussione in Consiglio Comunale


Risposta dell’Assessore FALDINI

q         Verrà fornita una risposta scritta entro domani, che riporterà tutti i dati richiesti.
q         A Pavia vi e’ un’offerta pubblica che soddisfa TUTTE le domande dei cittadini residenti (e copre anche le richieste di 153 NON residenti, ossia pari a 5 sezioni di scuola d’infanzia).
q         Sante Zennaro: sappiamo di due bambini residenti non accettati; a fronte dei quali ci sono 4 NON residenti accettati; ma non abbiamo al momento dati certi.
q         Alla luce dei dati posso affermare che, unitamente alle altre scuole cittadine, l’offerta pubblica complessiva copre una domanda ancora più grande: ci sono 5 scuole paritarie che assorbono 544 posti. E ci sono anche altre scuole non paritarie.
q         La città di Pavia riesce a soddisfare le domande di oltre 150 citttadini non residenti.
q         La leva generazionale in città si mantiene costante.
q         La scelta di destinare la scuola Landini ad asilo nido è stata corretta, poiché l’offerta della zona in termini di scuole di infanzia superava la domanda (NdR: l’Assessore si riferisce ai cittadini residenti).
q         Quanto è emerso sulla stampa sulla scuola Sante Zennaro non risponde a verità, e consegue da una mancanza di coordinamento dovuta alle norme che lo Stato impone per l’ammissione alle proprie strutture, nonché ad un mancato accordo tra le strutture statali e comunali.
q         La domanda pubblica complessiva (comunale e statale) è di gran lunga superiore alla domanda.

Replica del consigliere GIULIANI

q         Ringrazio l’Assessore per la risposta, e mi riservo di valutare i documenti che mi verranno forniti, con le cifre relative alle iscrizioni.
q         Sottolineo che un Comune capoluogo come quello di Pavia ha il dovere, sul fronte dei servizi offerti, di rispondere anche alle esigenze dei cittadini residenti nei comuni limitrofi. Soprattutto se questi cittadini hanno esigenze lavorative (ovviamente basate sul territorio comunale) in virtù delle quali hanno la necessità o la convenienza di fare frequentare ai propri figli le scuole d’infanzia della città di Pavia.

Replica dell’Assessore FALDINI

q         Mi sembra paradossale dovere rispondere all’obbligo che un amministratore del Comune di Pavia dovrebbe avere nei confronti dei cittadini di altri comuni.
q         Io rispondo al mandato che mi dà il Sindaco e che mi hanno dato i cittadini elettori di questo Comune.
q         Noi offriamo servizi ai cittadini che pagano le tasse.
q         Stiamo già offrendo (come sistema pubblico complessivo, Comune + Stato) un surplus di servizi, come testimoniato dal numero (oltre 150) di bambini accolti nelle scuole d’infanzia cittadine.


Replica del consigliere GIULIANI

q         Si tratta di una questione che riguarda le strategie politiche di ampio respiro: in quale modo l’Amministrazione di una città Capoluogo come Pavia deve rispondere alle richieste di servizi anche dei cittadini residenti in Comuni limitrofi?
q         A nostro avviso, il Comune di Pavia ha l’obbligo di offrire risposte a queste domande, anche tramite accordi con le Amministrazioni dei Comuni limitrofi. Cosa che l’Amministrazione comunale di Pavia non mi pare abbia fatto negli anni recenti.

q         Aggiungo che l’entità dei tributi pagati dai cittadini che rimangono sul territorio comunale ammonta a cifre molto limitate (addizionale comunale IRPEF). C’è quindi tutto lo spazio per adeguare le tariffe per la frequenza alle scuole d’infanzia dei bambini non residenti, in maniera che il loro contributo porti nelle casse comunali risorse sufficienti per migliorare ed ampliare il servizio delle scuole d’infanzia.

giovedì 18 aprile 2013

Addio, Antonio


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Addio con un abbraccio ad Antonio Grignani, collega consigliere della Lega Nord che ci lascia troppo, troppo presto.
È stato un uomo leale e per bene, che non ha avuto abbastanza tempo per dedicarsi alla vita politica della sua città.

martedì 9 aprile 2013

Margaret Tatcher


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Ieri sera ero a mezza strada tra l'ingresso della sala consiliare e il mio posto, allorché il consigliere Niccolo Fraschini ha proposto di osservare un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa di Margaret Tatcher. In un picosecondo, ho deciso di uscire dall'aula consiliare e di non osservare quel minuto di silenzio. Mi è venuto così, d'istinto. (Lo stesso hanno fatto i consiglieri Walter Veltri e Massimo Depaoli)

martedì 19 febbraio 2013

Contanti


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"Eliminiamo il limite di mille euro per i pagamenti in contanti. Amplieremo l'uso del contante portandolo alla media europea" (Volantino elettorale PDL) Ma se insieme alla Grecia siamo il paese europeo che usa di gran lunga più contante!!!! Con sentiti ringraziamenti da parte degli evasori fiscali di professione.
Vergogna! Raccontare bugie di questa portata è imbarazzante.

domenica 10 febbraio 2013

Arresti a Pavia: la Lega fa finta di niente


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Incredibile la dichiarazione dell'ex- assessore e vicesindaco Gian Marco Centinaio: "l'assessore all'urbanistica Fracassi si è fidato del parere dei tecnici, e non ha responsabilità dirette".

Caro Gian Marco, riprendi l'onestà e la trasparenza che hai mostrato in altri casi, e considera queste cose:
1. Il dirigente "di fiducia" di Fracassi (chi altri ha "chiamato" Moro a Pavia se non Fracassi?) per concedere il nuovo permesso di costruire ha ribaltato il parere di un funzionario comunale. Strano, no? E, perlomeno, una procedura che avrebbe richiesto il diretto controllo dell'assessore, no?
2. Le innumerevoli sedute della Commissione Territorio in cui venne discussa la vicenda hanno portato alla luce le ridicole motivazioni a supporto della richiesta di costruire case signorili in luogo di residenze per studenti. C'erano rappresentanti della Lega Nord, in quelle sedute. A parte il fatto che non hanno spiccicato parola, ti avranno sicuramente riportato il merito della questione. E immagino tu abbia riso sonoramente, quanto il dirigente Moro ha dichiarato che "tutto l'immobile è un grande laboratorio di ricerca". Perché stare in silenzio? Perché difendere l'indifendibile Fracassi senza ammettere che è stato inadeguato? Perché avallare un'operazione di speculazione senza opporsi né spendere una parola pubblica in difesa della decenza e degli interessi dei cittadini? Da un probabile Senatore della Repubblica io mi aspetto altro che un imbarazzato silenzio.


venerdì 8 febbraio 2013

Arresti a Pavia, qualche domanda


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A Pavia sono stati arrestati un imprenditore (Dario Maestri) e un professore universitario (Angelo Bugatti), con accuse gravi come corruzione, corruzione a pubblico ufficiale, falso e falso materiale. L'intreccio gira intorno all'edilizia, e pure il Comune di Pavia è coinvolto, con il dirigente Angelo Moro indagato per abuso d’ufficio e truffa, che rischia di essere sospeso dai pubblici uffici. Nell'attesa che la giustizia compia il suo corso e che si definiscano i contorni di una vicenda allarmante, ho alcune domande alle quali mi piacerebbe tanto che qualcuno rispondesse.

1. La fiducia del sindaco Cattaneo nell'arch. Moro. L'architetto Moro, funzionario del Comune di Pavia, ha dato il via libera alla costruzione di case signorili in luogo di residenze universitarie. Prima di vincere il concorso da dirigente, a Moro era stato attribuito un incarico fiduciario da parte del sindaco Alessandro Cattaneo.
DOMANDA: Il sindaco Cattaneo deve dirci quali erano gli elementi che gli fecero ritenere Moro adatto a rivestire quell'incarico. E anche, quali furono i suoi colleghi politici che gli suggerirono fortemente di assumere Moro. Poi, Moro vinse un regolare concorso, certo. Ma fu grazie a quell'incarico "fiduciario" che Moro iniziò a lavorare per il Comune di Pavia. Perché fu scelto proprio lui?

2. La fiducia del sindaco Cattaneo nell'assessore Fracassi. L'assessore all'urbanistica Fabrizio Fracassi si è sempre detto estraneo a questa vicenda. Rimane però il dubbio nei cittadini che l'assessore avesse il dovere di vigilare con più rigore sulle operazioni svolte dal personale tecnico del suo assessorato. Fracassi sostiene che non è suo compito interferire con le procedure tecniche. Noi pensiamo invece che egli abbia l'obbligo di supervisionare gli atti del Comune di Pavia in tema urbanistico. E, in ogni caso, ci rimangono forti dubbi sul fatto che il sindaco possa riporre tutta la propria fiducia politica nell'assessore Fracassi.
DOMANDA: Come mai il sindaco Cattaneo non ha tolto la delega all'urbanistica all'assessore Fracassi? Tanto più, che per molto meno (la minaccia di un consigliere dell'UDC di non votare a favore del Piano di Governo del Territorio), egli ha tolto le deleghe all'assessore al bilancio Valdati. Confermando che Cattaneo ha una certa dimestichezza con lo strumento del ritiro delle deleghe a un assessore che ha perso la sua fiducia. Perché Valdati sì e Fracassi no?

3. Il silenzio dell'Università. Uno dei punti chiave della vicenda riguarda il fatto che il prof. Bugatti fece approvare dal Dipartimento di cui era Direttore un atto illegittimo, che egli aveva chiamato "convenzione", tra il Dipartimento stesso e la società del Maestri, che prevedeva una buffa collaborazione riguardo agli immobili oggetto dell'inchiesta. L'illegittimità sta nel fatto che solo il Rettore dell'Università, previa approvazione del CdA, può stipulare "convenzioni" con chicchessia. Tutti gli altri atti che possono essere approvati dai Dipartimenti sono "contratti attivi", ossia prestazioni su commissione di privati, per i quali i privati pagano soldi. Io personalmente, in qualità di consigliere comunale, sollevai la questione nella seduta della Commissione Consiliare Territorio dell'11 ottobre 2011. A seguito di quella commissione, i dubbi sulla illegittimità di quella "convenzione" iniziarono a circolare, anche sulla stampa. L'Università ed il suo Rettore avrebbero potuto chiarire immediatamente la cosa, dicendo che no, che quella non era una "convenzione" regolare. Si noti che il roboante titolo di "convenzione con l'Università di Pavia" era la base cui si fondava la supposta truffa, che avrebbe dovuto consentire la costruzione di residenze signorili in luogo di residenze universitarie. Bene, in data 12 gennaio 2012 la portavoce del Rettore passa alla stampa una nota redatta dal prof. Bugatti che ancora giustifica l'esistenza di una "convenzione" con l'università. Solo in data 4 aprile 2012, il giorno dopo che Bugatti e Moro ricevono un avviso di garanzia, l'Università emette un comunicato stampa in cui si dice che no, che quella non era una convenzione valida perché non era stata approvata dal Rettore.
DOMANDA: Perché l'Università ha atteso ben sei mesi prima di dire pubblicamente una cosa ovvia, ossia che quella era una convenzione farlocca? E perché tre mesi prima di ammettere la verità l'Università ha diffuso alla stampa una dichiarazione del prof. Bugatti che sosteneva il contrario? Occorre dare una risposta, perché in quei sei mesi la figura dell'Università è stata pubblicamente deformata come quella di una istituzione che si era prestata ad un accordo di malaffare. Sarebbe bastato molto poco per salvaguardare l'immagine del nostro Ateneo.

lunedì 28 gennaio 2013

Interpellanza: SOSPENSIONE DELLE LEZIONI DELLA SCUOLA PRIMARIA CANNA A CAUSA DI UN GUASTO ALL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

Al Sindaco del Comune di Pavia

CONSIDERATA:

q         La sospensione delle lezioni prevista per il giorno 28 gennaio 2013 per la Scuola Primaria Canna, a causa di un guasto all’impianto di riscaldamento.


SI
CHIEDE:

q         Di riferire in Consiglio Comunale sulla situazione della Scuola Canna e sull’intervento che verrà effettuato.
q         Di conoscere a grandi linee qual è lo stato di conservazione e manutenzione degli impianti di riscaldamento delle Scuole la cui gestione è di pertinenza dell’Amministrazione Comunale (età degli impianti, eventuali guasti ripetuti).
  
Guido Giuliani