venerdì 9 dicembre 2011

PAVIA – BENEMERENZE di SAN SIRO 2011


[nota pubblicata su Facebook in data 9 dicembre 2011]
https://www.facebook.com/notes/guido-giuliani/cosedipoliticapavia-benemerenze-di-san-siro-2011/10150402064043639

Io non sono un appassionato di benemerenze. Nemmeno di quelle di San Siro, che la mia città attribuisce annualmente in occorrenza della festa del santo patrono (tra l'altro, ottima la scelta di Milano e Pavia di scegliersi dei Santi la cui ricorrenza è contigua alla festività dell'8 dicembre...). Ciononostante, in qualità di consigliere comunale ho votato a favore della delibera del consiglio del 5 dicembre, che ha determinato l'attribuzione delle benemerenze 2011.

Ho votato a favore della delibera per rispetto nei confronti della città: non ritengo opportuno che la politica si mostri divisa al momento del voto e delle scelte persino su questioni il cui contenuto politico è assai limitato.

Nella giornata di oggi, assisterò per la prima volta alla consegna delle benemerenze. Lo farò in parte per curiosità, e anche per rendere omaggio alla memoria dell'indimenticato professore Vittorio Grevi.

Sul merito delle scelte delle persone cui attribuire le benemerenze e del metodo utilizzato dalla maggioranza di centrodestra, ho però qualche riserva.

Il metodo.
Il regolamento per le civiche benemerenze approvato lo scorso anno con proposta e voto della maggioranza di centrodestra non mi piace.
Sono stati istituiti tre premi "maggiori" e cinque premi "minori", e le benemerenze vengono decise dai politici attraverso una delibera del consiglio comunale su proposta del sindaco, sentita la conferenza dei capigruppo.
Il Partito Democratico aveva proposto di attribuire solo tre benemerenze civiche, delegando la scelta ad un comitato a-politico, composto dalle personalità più significative della città nei vari campi del sapere e dei valori civici, religiosi, e di solidarietà.
Questa maggioranza utilizza le benemerenze come una sorta di "strumento" per mantenere il proprio consenso, attribuendo premi a persone che sono vicine alle varie sottocorrenti politiche. Avevo già scritto di questo due anni fa (qui: LE BENEMERENZE LOTTIZZATE). Quest'anno la maggioranza ha avuto più tatto, ma rimane l'amaro in bocca nel vedere utilizzare  in maniera strumentale un istituto che ha valore in sé per la città di Pavia.

Il merito.
Quest'anno le onorificenze vengono attribuite a persone con storie diversissime di contributo civico e morale alla nostra Pavia. 
Personalmente, condivido la delusione delle tantissime persone ed associazioni che hanno sostenuto la candidatura del sindacalista Franco Vanzati, scomparso qualche mese fa, cui il sindaco ha voluto attribuire una benemerenza "minore", a discapito dell'enorme impegno profuso negli anni da Vanzati nel difendere i diritti di centinaia di persone di ogni estrazione sociale.
Si è preferito insignire della massima onorificenza Don Ernesto Maggi, rettore uscente del collegio Borromeo, credo anche per la concomitanza con i 450 anni di storia del collegio. In tutta sincerità, si sarebbe potuto rimandare l'attribuzione dell'onorificenza a Don Maggi all'anno prossimo (e poi: Don Maggi avrà il suo bel contrappasso nel ricevere l'onorificenza nell'aula magna del collegio Ghislieri...). 
Anche, è stata bocciata la candidatura del Cardinale Noè, che aveva una storia di collaborazioni ecclesiatiche ai massimi livelli, ed era stata presentata da numerose firme di cittadini. Anche in questo caso, la mobilitazione dei cittadini non è stata valorizzata, preferendo la soddisfazione qualche piccola consorteria.
Peccato. 
Ma, come ho scritto sopra, non è utile strumentalizzare queste scelte a scopi politici. I pavesi affezionati alle benemerenze di San Siro hanno il diritto di godersele in serenità.

P.S.: in qualità di consigliere comunale non ho presentato alcuna candidatura per le benemerenze di quest'anno. Come cittadino, ho firmato con gli amici del circolo Libertà e Giustizia la proposta di candidatura di Vittorio Grevi.


 Foto di Iaia Ross 

Qui sotto, gli articoli de La Provincia Pavese del 7 Dicembre 2011.

MERCOLEDÌ, 07 DICEMBRE 2011  
Pagina 18 - Cronaca  

San Siro a don Maggi Per Grevi e Bertolotti premio alla memoria  
La maggioranza vota compatta, l’opposizione si spacca
Gli attestati a Vanzati, Longo, Viciani, “Pisy” e suor Dena
       
di Stefano Romano 

PAVIA Il pacchetto dei tre San Siri alla memoria non è passato in consiglio comunale per 6 voti: la maggioranza ha fatto pesare i numeri e dopo quattro ore di discussione a porte chiuse (dalle 10 alle 2 del mattino), il consiglio comunale ha dato il via libera al conferimento delle medaglie d’oro al rettore uscente del collegio Borromeo don Ernesto Maggi e, alla memoria, al ginecologo cattolico Giancarlo Bertolotti scomparso 6 anni fa, il 5 novembre del 2005, e al giurista Vittorio Grevi, scomparso lo scorso 4 dicembre. Le benemerenze verranno consegnate venerdì mattina nel corso della cerimonia che si terrà nell’aula magna del collegio Ghislieri. A Franco Vanzati, sindacalista Cgil per il quale si erano mobilitate 31 associazioni oltre a Cgil, Cisl e Uil, verrà consegnato, alla memoria, uno dei cinque attestati di civica benemerenza collegati ai San Siri. Gli altri attestati sono stati riconosciuti dal Consiglio alla memoria di Giuseppe Longo, ex presidente di Confesercenti, agli artisti Gigi Viciani e Sergio Pisy Maggi, e a suor Dena Grassi delle figlie di Maria Ausiliatrice della casa di Pavia. L’opposizione si è divisa sul voto: hanno approvato il pacchetto proposto dalla maggioranza Vincenzo Vigna, Andrea Albergati, Giuliano Ruffinazzi, Guido Giuliani e Mariella Rognoni. Non hanno votato o si sono astenuti (per i San Siri è uso che nessun consigliere voti contro) Fabio Castagna, Davide Lazzari, Davide Ottini, Francesco Brendolise, Antonio Sacchi, Massimo Depaoli, Paolo Ferloni, Paolo Bottoni , Luigi Boffini, Matteo Pezza e Sergio Maggi. «Sono profondamente grato alla città e ai suoi rappresentanti politici – commenta don Ernesto Maggi la mattina dopo il consiglio comunale che gli ha riconosciuto il San Siro 2011 –. E’ un riconoscimento che arriva dopo anni di lavoro per la città, la scuola, il collegio Borromeo. Sono profondamente grato per l’onorificenza, ma ho fatto solo il mio dovere: il San Siro, quindi, non è solo un premio, ma un impegno a continuare sulla stessa strada». Le altre due onorificenze maggiori sono state riconosciute alla memoria: ha conosciuto Vittorio Grevi e Giancarlo Bertolotti? «Al professor Grevi ero legato da un’amicizia che risale agli anni della giovinezza – risponde don Maggi –. Era una persona profondamente legata alla sua città e all’università. Anzi, all’università della città. Per Vittorio Grevi l’ateneo era un organismo vivo che doveva vivere per la città di Pavia. Ho conosciuto bene anche il dottor Bertolotti: una persona capace e profondamente buona».


MERCOLEDÌ, 07 DICEMBRE 2011  
Pagina 18 - Cronaca  

«Il no a Franco, uno schiaffo alle associazioni»        

«Non aver riconosciuto la benemerenza di San Siro alla memoria di Franco Vanzati (nella foto) significa non aver saputo ascoltare la città»: Gipo Anfossi, a nome delle 31 associazioni che chiedevano la benemerenza per il sindacalista scomparso a giugno, si dice «esterefatto» dalla scelta della maggioranza in consiglio comunale . «Ignorare la candidatura di Vanzati per il San Siro – commenta – è stata una presa di posizione grave. Non hanno ascoltato un coro del quale fanno parte la Caritas e Pax Christi, quindi con l’assenso del vescovo, i sindacati, una miriade di associazioni, e quindi centinaia di persone, che ogni giorno si spendono per aiutare gli ultimi. E’ stata sprecata un’occasione per riconoscere i legami profondi che uniscono, in questa città, laici e cattolici nel nome della solidarietà».