venerdì 23 luglio 2010

Più trasparenza all'ASM di Pavia


[nota pubblicata su Facebook in data 23 luglio 2010]
https://www.facebook.com/notes/guido-giuliani/cosedipoliticapavia-pi%C3%B9-trasparenza-allasm-di-pavia/404567933638

Il Direttore Generale di ASM Pavia e di ASM Vigevano, Claudio Tedesi, è indagato nell'ambito dell’inchiesta sulla bonifica dell’area di Santa Giulia a Milano (quella dell'imprenditore Grossi, amico di Rosanna Gariboldi; entrambi hanno patteggiato condanne con rimborsi per quasi 20 milioni di Euro).

Tedesi è sicuramente un esperto di bonifiche ambientali e delle attività che costituiscono il core-business di ASM, perché è titolare di uno (o due) studi che svolgono consulenze nel settore.

Vi sono ora due problemi enormi:
1. Non è che per caso Tedesi è in palese conflitto di interessi nello svolgimento della sua attività professionale e in quella di DG delle due ASM pavesi?
2. E' opportuno e utile per i cittadini della Provincia di Pavia che due delle più importanti società di servizi abbiano un DG indagato per reati legati a inquinamenti ambientali?

Secondo il PD pavese, Tedesi non può essere il Direttore Generale di ASM Pavia e Vigevano.
Secondo il sindaco Cattaneo (PDL) e il presidente di ASM Pavia Chirichelli (Lega Nord) è invece tutto a posto.

Leggete l'articolo della Provincia Pavese del 22 luglio 2010, e il comunicato-stampa redatto dal consigliere comunale Massimo Depaoli (PD Pavia).



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(pubblicato sul sito PDPavia, Qui)

Comprereste un'area usata da quest'uomo?
PD Pavia In primo piano - dal Territorio 



All'atto della nomina di Claudio Tedesi a direttore generale di Asm Pavia ci eravamo chiesti come una persona potesse svolgere nello stesso tempo in modo efficiente i ruoli di direttore di Asm Pavia e Vigevano, nonché di titolare di due studi privati. Una persona straordinaria, evidentemente. Accanto a questa riflessione, la considerazione che il suo avere affiancato Grossi in 
molti lavori di bonifica non lasciasse del tutto tranquilli, viste le inchieste in corso.

Dunque, la notizia dell'indagine su Santa Giulia non ci stupisce molto. Quello che ci stupisce è come a questa sola persona con consistenti impegni privati in un settore delicato come le bonfiche siano stati affidati due incarichi così rilevanti per le nostre aziende pubbliche. Vogliamo sapere a Pavia chi, nella sostanza, la abbia scelta come tecnico di fiducia: il Sindaco Cattaneo o il Presidente di Asm Chirichelli? E hanno scelto da soli o consultando qualcuno in più alto loco?

In ogni caso, la notizia dell'indagine mette un altro pesante macigno sulla credibilità delle scelte di questa Giunta di centro-destra. Data la delicatezza dei passaggi che attendono la nostra Asm, vogliamo affidarne la dirigenza a tecnici indagati per la mancata bonifica di un'area, cioè di fatto per un attentato alla salute pubblica?

Chiediamo che in nome della trasparenza l'ing. Tedesi renda pubblici tutti i propri incarichi privati e professionali legati agli ambiti in cui opera Asm. E chiediamo al CdA di Asm che ne valuti la posizione al più presto nella prospettiva di revocare il suo incarico.

per il Gruppo consiliare PD Pavia
Massimo Depaoli

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GIOVEDÌ, 22 LUGLIO 2010 - Pagina 11 - cronaca

«Tedesi è indagato, deve lasciare Asm»

Il Pd chiede le dimissioni. Chirichelli: «Non se ne parla»


PAVIA. «Asm revochi l’incarico di direttore generale a Claudio Tedesi»: la richiesta arriva dal Pd che mette in discussione il coinvolgimento di Tedesi nell’inchiesta sulla bonifica dell’area di Santa Giulia a Milano. Ma il presidente Asm rimanda la richiesta al mittente.
Tedesi, oltre che direttore generale di Asm Pavia, è anche direttore generale di Asm Vigevano e titolare di uno studio privato di ingegneria ambientale e consulenze. E sui numerosi incarichi mette l’accento Massimo Depaoli a nome di tutto il gruppo consiliare del Pd.
«All’atto della nomina di Claudio Tedesi a direttore generale di Asm Pavia ci eravamo chiesti come una persona potesse svolgere nello stesso tempo in modo efficiente i ruoli di direttore di Asm Pavia e Vigevano, nonché di titolare di due studi privati. Accanto a questa riflessione, la considerazione che il suo avere affiancato Grossi in molti lavori di bonifica non lasciasse del tutto tranquilli, viste le inchieste in corso. Dunque, la notizia dell’indagine su Santa Giulia non ci stupisce molto. Quello che ci stupisce è come a questa sola persona con consistenti impegni privati in un settore delicato come le bonfiche siano stati affidati due incarichi così rilevanti per le nostre aziende pubbliche. Vogliamo sapere a Pavia chi, nella sostanza, la abbia scelta come tecnico di fiducia: il sindaco Alessandro Cattaneo o il presidente di Asm Giampaolo Chirichelli? E hanno scelto da soli o consultando qualcuno in più alto loco? In ogni caso, la notizia dell’indagine mette un altro pesante macigno sulla credibilità delle scelte di questa giunta di centrodestra. Data la delicatezza dei passaggi che attendono la nostra Asm, vogliamo affidarne la dirigenza a tecnici indagati per la mancata bonifica di un’area? Chiediamo che in nome della trasparenza l’ingegner Tedesi renda pubblici tutti i propri incarichi privati e professionali legati agli ambiti in cui opera Asm. E chiediamo al Cda di Asm che ne valuti la posizione nella prospettiva di revocare il suo incarico».
Ipotesi, quella di una revoca dell’incarico, che il presidente di Asm Giampaolo Chirichelli non prende nemmeno in considerazione.
«L’indagine che coinvolge Tedesi non riguarda l’attività di Asm - ribatte al consigliere del Pd -. Di conseguenza non c’è motivo di ipotizzare la revoca dell’incarico. Quanto alla scelta di Tedesi per la direzione generale, è evidente che ne ho parlato con il sindaco che rappresenta l’azionista di maggioranza di Asm. Perchè Tedesi a Pavia e Vigevano? Lo sanno anche i sassi che il doppio incarico va nella direzione di una sinergia tra le Asm in vista dell’azienda provinciale unica».


GIOVEDÌ, 22 LUGLIO 2010 - Pagina 11 - cronaca

L’allarme del presidente della commissione parlamentare sui rifiuti

«S. Giulia, bonifiche e rischio mafia»


PAVIA. Infiltrazioni di criminalità organizzata e non è da escludere che fossero di stampo mafioso. A lanciare l’allarme sul caso Montecity e dell’area di Santa Giulia, da ieri sotto sequestro a causa di presunte irregolarità nelle opere di bonifica e per la supposta presenza di materiali altamente inquinanti nel sottosuolo, è Gaetano Pecorella, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. «Almeno dai dati che abbiamo potuto acquisire, anche al di fuori delle audizioni, pare vi fossero anche delle infiltrazioni in queste grandi società», ha detto Pecorella, facendo riferimento ad alcune delle realtà imprenditoriali collegate al caso riguardante l’area su cui una volta sorgevano gli impianti chimici della Montedison e poi le acciaierie Redaelli nell’area sud-orientale di Milano. Inoltre, sempre su Santa Giulia, ha aggiunto il numero uno della commissione, «Credo siano mancati soprattutto i controlli amministrativi: arrivare a un sequestro dopo tanti anni, e con di fronte un evidente inquinamento della falda acquifera, vuol dire che chi sarebbe dovuto intervenire non l’ha fatto». Fonti vicine a Risanamento, il gruppo immobiliare che controlla l’area di Milano Santa Giulia, ribadiscono che le bonifiche dell’area sono state effettuate regolarmente e certificate dalle autorità competenti. Per queste ragioni, infatti, il Cda della società, convocato per domani alle 17, valuterà di presentare una richiesta di dissequestro dell’area

mercoledì 21 luglio 2010

Trasparenza al Comune di Pavia


[nota pubblicata su Facebook in data 21 luglio 2010]
https://www.facebook.com/notes/guido-giuliani/cosedipoliticapavia-trasparenza-al-comune-di-pavia/403988148638



A seguito delle gravi e preoccupanti vicende legate ai tentativi di infiltrazione mafiosa al Comune di Pavia, riporto la mia lettera pubblicata da La Provincia Pavese il 20 Luglio 2010.


PAVIA
In consiglio comunale non è stata fatta pulizia



Nel consiglio comunale di venerdì il sindaco Cattaneo ha dato risposte inadeguate e incomplete, che non rispondono in alcun modo alle preoccupazioni dei cittadini pavesi. Al di là delle questioni giudiziarie, Cattaneo è investito in pieno da una enorme questione politica e morale che egli sembra trascurare. Dalle intercettazioni nasce il concreto sospetto che l’azione politica di alcuni esponenti della maggioranza di centrodestra non sia guidata dall’interesse collettivo dei cittadini, bensì da forti interessi privati, alcuni dei quali riferibili ad organizzazioni criminali.
Come cittadino, mi allarma e mi infastidisce che persone nominate dal sindaco ai vertici di Asm ne tradiscano la fiducia ed il mandato con atteggiamenti che lasciano affiorare il dubbio che la cosa pubblica venga gestita in nome e per conto di interessi di pochi.
Ancora, come cittadino e consigliere sono fortemente preoccupato per il fatto che qualcuno possa sedere in consiglio comunale non perché abbia raccolto con passione e fatica e il consenso dei cittadini, ma per essersi comprato l’elezione al mercato della malavita.
Il sindaco Cattaneo non può limitarsi a dire belle parole sulla Pavia pulita che tutti vorremmo, e a confermare che negli atti dell’amministrazione comunale non c’è ad oggi traccia di illeciti riferibili a infiltrazioni mafiose (ci mancherebbe altro!).
Ciò che occorre per riconquistare un minimo di credibilità e di fiducia dei cittadini, e che ancora non vediamo, è una svolta decisa. Cattaneo revochi le deleghe agli assessori, cancelli le nomine negli Enti, guardi in faccia i consiglieri comunali di maggioranza. Esiga da tutti la massima trasparenza, e chieda di fare un passo indietro a chi non può assicurare la completa estraneità a comportamenti eticamente e politicamente non accettabili, come ha fatto con l’assessore Trivi.

Guido Giuliani consigliere comunale, Partito Democratico, Pavia 

NOTA 1 - E' stata tagliata la frase finale originale, che riporto qui:
[Il sindaco] Affermi la propria piena responsabilità politica e la propria autonomia, nominando nuove persone e confermando quelle al di sopra di ogni sospetto. Ogni ulteriore tentativo di coprire e legittimare persone non degne della fiducia sua e di tutti i cittadini onesti non potrà che comprometterne la credibilità come sindaco della nostra città. 

NOTA 2 - versione pdf della lettera Qui

NOTA 3 - Rasegna stampa sulla vicenda "Ndrangheta a Pavia" Qui (sito ComunePV) 

lunedì 15 marzo 2010

cosedipoliticaPAVIA – errore BLU sui pannelli informativi

Pavia, la Città dei Saperi, non è capace di misurare correttamente la velocità degli autoveicoli.

Al riguardo, ho presentato un'interpellanza al Sindaco Cattaneo, che verrà discussa nel Consiglio Comunale di questa sera.

Qui sotto, il testo dell'interpellanza.



INTERPELLANZA
presentata dal consigliere Giuliani in merito a:
MODALITÀ DI UTILIZZO DEI PANNELLI INFORMATIVI
POSTI AGLI INGRESSI DELLA CITTÀ
(MISURA DELLA VELOCITÀ DEGLI AUTOVEICOLI)


Al Sindaco del Comune di Pavia

PREMESSO CHE:

  • In corrispondenza di tutti gli ingressi viabilistici della città di Pavia si trovano da anni pannelli informativi, che vengono utilizzati allo scopo di diffondere informazioni riguardanti il traffico e le iniziative in città, e per il controllo della velocità degli autoviecoli in transito. Quest’ultima funzione viene svolta segnalando ai conducenti l’eventuale superamento dei limiti di velocità.

  • Tali pannelli, e il tipo di informazioni da essi fornite, e soprattutto la forma nella quale tali informazioni sono presentate, costituiscono il biglietto da visita della nostra città, e risulta quindi fondamentale che le informazioni vengano presentate in maniera impeccabile, sia dal punto di vista dei contenuti che della forma.

  • La definizione di “Pavia città dei saperi” richiede che l’immagine della città sia adeguata al titolo di cui essa intende fregiarsi. In particolare, si segnalano i settori della cultura umanistica e scientifica quali quelli in cui la nostra città si è tradizionalmente distinta, acquisendo prestigio anche internazionale.
    In questa direzione si sta giustamente muovendo anche l’Assessorato al Turismo e Cultura, Promozione della città, Marketing territoriale, con una serie di iniziative volte a valorizzare la figura di Pavia come città culla della conoscenza e della cultura.

  • Il nostro paese soffre di una carenza cronica di competenze e conoscenze scientifiche dei cittadini, che compromette la capacità critica dell’opinione pubblica nei confronti dei temi con attinenza scientifica (dalla fecondazoine assistita, alla produzione di energia, ai fondamentali aspetti di economia, anche domestica)

OSSERVATO CHE:

  • Come documentato dalle fotografie allegate nelle pagine seguenti, da qualche tempo (probabilmente a seguito di una recente ri-programmazione dei suddetti sistemi informativi) i pannelli posti agli ingressi della città riportano in maniera errata l’unità di misura della velocità degli autoveicoli, utilizzando la formulazione priva di alcun significato “kmh” invece di quella corretta “km/h”.

  • Quello descritto sopra è un errore grave e ingiustificabile, che reca un duplice danno:
    1) in primo luogo all’immagine di “Pavia città dei saperi”, il cui biglietto da visita la fa percepire come città in cui le informazioni tecnico/scientifiche vengono divulgate in modo grossolanamente inesatto. Ciò rischia di inficiare gli sforzi profusi dai diversi Assessori che si sono avvicendati all’Assessorato alla Cultura.
    2) la divulgazione di informazioni di natura scientifica in maniera errata può indurre i cittadini meno attrezzati (ed in particolare i giovani in età scolare) a travisare l’importanza della corretta rappresentazione delle grandezze fisiche e delle loro unità di misura, vanificando gli sforzi educativi profusi dal sistema scolastico.

SI CHIEDE:

  • Se l’Amministrazione intende rimediare, ed in quali tempi, a questi imperdonabili errori di comunicazione e divulgazione di informazioni a carattere quantitativo


Guido Giuliani
Consigliere Comunale - Partito Democratico

mercoledì 24 febbraio 2010

cosedipoliticaPAVIA – PAVIA CITTA' RICCA MA IMMOBILE

intervista alla Prof.ssa Antonella Zucchella, da la Provincia Pavese di Martedì 23 Febbraio 2010.



Pagina 13 - cronaca

«Pavia è ricca, ma le aziende calano»

Zucchella: «E’ il momento di puntare sull’innovazione - e l’Università è una risorsa»



PAVIA. L’economia rallenta, ma Pavia si (ri)scopre ricca. I problemi, in parte, sono antichi. Il pavese preferisce comprare immobili, invece che investire. «Nel breve periodo difficile che le cose cambino», spiega Antonella Zucchella, docente di Marketing territoriale.

Secondo il Sole 24 Ore del lunedì il reddito dei residenti in provincia di Pavia è il quarto più alto d’Italia.
Professoressa Zucchella, vuole dire che gli altri stanno peggio di noi?


«E’ un dato strutturale adesso esaltato all’ennesima potenza, un dato che io osservo da alueno una decina d’anni. Di fatto Pavia si conferma luogo della rendita e non della produzione. Sempre più rendita e sempre meno produzione. E la crisi economica sta facendo emergere questo problema in modo chiarissimo. Pavia è avanti nella classifica anche perché la ricchezza qui è molto agganciata a investimenti tradizionali, agli immobili. Questa rendita, in effetti, ha risentito poco o nulla della crisi mondiale».

Intanto, qui, le aziende chiudono e gli artigiani licenziano. Come spiegare questo fenomeno?

«Nel breve termine difficile trovare vie d’uscita. L’economia della produzione a Pavia è fragile, le piccole aziende sono fuori dalla competizione globale, ma la subiscono».

E’ il solito, vecchio, tema: i pavesi preferiscono comprare un appartamento e affittare a uno studente. Nelle campagna, in modo analogo, si investe ancora nei terreni. E’ così?

«Un po’ è quello. C’è un’econmia legata agli affitti delle case agli studenti. Ma le motivazioni, in generale, sono più complesse. Abbiamo una popolazine residente che lavora e guadagna anche bene. Parte della Milano del management ha scelto Pavia come luogo dove vivere. Stanno popolando luoghi residenziali urbani e periurbani. Questa è un’altra componente dell’economia della rendita».

Quindi si vive o, meglio, si dorme a Pavia e si lavora a Milano, per non dire anche più lontano?

«Esatto, come minimo a Milano. Perché conosco personalmente moltissime persone che dal lunedì al venerdì vivono a Londra e poi, come gli altri pendolari, tornano a Pavia».

Il suo discorso sembra molto pessimista. O c’è qualche possibilità per il futuro?

«Secondo me sarebbe tempo far partire uno sforzo collettivo, lanciare nuove iniziative coinvolgendo vari soggetti. Ne sento parlare da più parti a livello locale. Bisognerebbe che si cominci a vedere l’Università non solo come una possibilità per affittare spazi agli studenti. L’Università può anche generare attività di impresa attraverso la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Le nostre piccole aziende, infatti, escono dal processo industriale perché non innovano. Hanno fatto concorrenza solo abbassando i costi, scelta che non può proseguire all’infinito. E, in modo analogo, non possono delocalizzare, perché non è nel loro modo di lavorare. Quindi non resta che puntare sull’innovazione tecnologica. L’università credo che sia pronta».

(c.e.g.)

giovedì 28 gennaio 2010

cosedipoliticaPAVIA – “Il bilancio della Giunta Cattaneo: più spese per i cittadini meno abbienti”


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Nella seduta del Consiglio Comunale di Pavia di Martedì 26 Gennaio 2010 è stato discusso il bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario 2010. Si tratta del documento politico più importante per l’amministrazione comunale.
Riassumo il mio punto di vista su questo argomento.
La vaghezza
Le linee di progetto per la sviluppo della città presentate dal Sindaco e dalla sua maggioranza sono di una vaghezza disarmante. Si tratta di un elenco di buoni propositi generalmente condivisibili, la cui genericità non consente di valutare quali siano le vere idee della Giunta per Pavia. Forse perché idee chiare e vere, ad oggi, non ce ne sono.
La certezza
Il documento di bilancio e le delibere ad esso collegate illustrano bene chi pagherà gli effetti delle minori entrate derivanti dal taglio dell’ICI e dalla riduzione del finanziamento erogato dalla Regione Lombardia per i trasporti pubblici: pagheranno i cittadini più deboli, meno abbienti e più bisognosi di servizi.
Infatti, la Giunta ha deciso di non compensare la riduzione di 250mila Euro del finanziamento della Regione Lombardia per i trasporti pubblici. Verrà così ridotto il servizio di trasporto pubblico, tagliando del 4% il chilometraggio annuale percorso dai nostri bus. Ciò comporterà inevitabilmente uno scadimento della qualità del servizio, causando maggiori disagi ai cittadini che hanno la necessità di utilizzare il trasporto pubblico.
Inoltre, per la prima volta nella storia recente del Comune di Pavia, viene eliminata la gratuità del servizio di mensa scolastica per i bambini appartenenti alle famiglie meno abbienti (reddito ISEE inferiore a 5320€ annui), portandone il costo a 0.50€ a pasto per il 2010 e 1.00€ per il 2011. A questo si aggiunge il fastidioso balzello di 5€ annui (sotto forma di contributo di iscrizione) che devono pagare tutti i bambini che usufruiscono del servizio mensa.
La vendita dello stabile di Fossarmato sarà un regalo all’acquirente, e priverà il Comune di Pavia di una struttura per l’accoglienza delle famiglie che si troveranno in gravi difficoltà economiche a causa della crisi e dei licenziamenti.
La delusione
Il documento di bilancio presentato dall’Assessore Galandra ha un’impostazione antica, che non apporta alcuna innovazione al classico schema-tipo. Manca del tutto ogni spunto innovativo, poiché per le entrate non direttamente ascrivibili ai contributi diretti dei cittadini, si prevedono solamente i canali standard rappresentati dalle erogazioni dello Stato e della Regione. Da un governo di centrodestra ci saremmo aspettati almeno il tentativo di esplorare nuove forme di collaborazione con i privati, in particolare aziende e imprenditori in grado di contribuire allo sviluppo della città apportando finanziamenti per la realizzazione di progetti di interesse comune. Gli unici interventi sono previsti nella classica forma del project financing per progetti infrastrutturali. Questa modalità favorisce il privato che ha la facoltà di realizzare l’intervento solo nei casi in cui esso sia fortemente redditizio.
Ci saremmo aspettati una maggiore capacità di proporre forme nuove di collaborazione per sfruttare la grande potenzialità di investimento del capitale privato sul territorio pavese..
Conclusione
Il rifiuto totale della Giunta di proporre indicatori chiari e misurabili per la valutazione delle capacità e dell’efficienza dell’amministrazione nel raggiungere gli obbiettivi di governo priva i cittadini pavesi della possibilità di verificare le capacità operative del centrodestra.
Non è quindi chiaro dove risieda il cambiamento nell’indirizzo politico che Cattaneo ha promesso in campagna elettorale. Ad oggi, sembra che l’unico rilevante cambiamento rispetto alla precedente amministrazione sia quello di fare pagare più soldi ai cittadini più poveri.

cosedipoliticaPAVIA – “Il Sindaco delle azioni o delle dichiarazioni?”

Nella seduta del Consiglio Comunale di Pavia di Lunedì 25 Gennaio 2010 si sono discussi temi importanti per i cittadini, quali la tariffe delle mense scolastiche, il piano finanziario per la raccolta dei rifiuti, gli indicatori per misurare l’efficienza della Giunta Comunale.

Con ordine:


Tariffe delle mense scolastiche
Le azioni recentemente intraprese dalla Giunta riguardo alle tariffe delle mense scolastiche comunali (asili nido, scuole materne ed elementari) sono state due. Entrambe sbagliate.
La prima (delibera di Giunta del 5 Gennaio 2010) stabilisce che le famiglie con reddito ISEE inferiore a 5320€ annui debbano pagare 0.50€ per ciascun pasto per l’anno 2010, e 1.00€ per il 2011. È la prima volta che le famiglie in questa fascia di reddito devono pagare i pasti mensa dei bambini: infatti sino ad ora erano esentate dal pagamento. Questi aumenti, a regime, faranno sì che le famiglie più povere spenderanno 160€ annui in più. La maggioranza ha sostenuto che l’introduzione di una tariffa per tutte le famiglie, seppur minima, ha lo scopo di responsabilizzare gli utenti delle mense scolastiche. Noi del gruppo PD abbiamo contestato con vigore questa decisione, perché riteniamo che le famiglie più bisognose vadano aiutate, e non vada sottratto loro del denaro che può essere vitale per la sopravvivenza. Inoltre, l’argomento sostenuto dal Sindaco secondo cui “vi sono troppe famiglie che sinora hanno usufruito dell’esenzione totale” è fuorviante. Se si ritiene che vi siano famiglie che dichiarano il falso per rientrare nella fascia di esenzione, occorre mettere in atto i doverosi controlli sulle dichiarazioni di reddito presentate dalle famiglie.
La seconda decisione è stata quella di introdurre un nuovo balzello di 5€ nella forma di contributo annuale di iscrizione alla refezione scolastica per ciascun bambino. Questo provvedimento è del tutto inutile perché consente di incassare la modesta cifra di 20mila €/anno, a fronte di una spesa complessiva per la refezione scolastica che ammonta a qualche milione di €. L’aggiunta di un nuovo inutile e fastidioso balzello ci pare anacronistico, e crediamo che i cittadini ne risulteranno giustamente infastiditi.
A margine di questo provvedimento, la giunta ha commesso un grave errore procedurale. Infatti, come riportato su nostra segnalazione da “La Provincia Pavese” (LINK - http://servizi1.epavia.it/rs/012010/25-01-2010/provincia-p11-1.pdf), il nuovo balzello è stato annunciato ai genitori dei bambini delle scuole elementari PRIMA che il Consiglio Comunale deliberasse sull’argomento. Si è di fatto assistito ad uno scavalcamento delle prerogative del Consiglio Comunale, per la qual cosa l’Assessore all’Istruzione Faldini si è scusato pubblicamente durante la seduta del Consiglio Comunale, confermando la correttezza di comportamento cui ci ha abituati nei confronti del Consiglio e dell’opposizione.


Piano finanziario per la raccolta dei rifiuti
È stato presentato il piano finanziario a copertura delle nuove azioni per la raccolta dei rifiuti, che prevedono un aumento della quota di raccolta differenziata. Questa iniziativa va intrapresa obbligatoriamente, poiché lo impone una direttiva europea. Ciò che manca nella relazione della Giunta è una chiara e quantitativa definizione degli obbiettivi da raggiungere, e dei tempi entro i quali vanno raggiunti.
Ho presentato in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno (LINK - http://guidogiuliani.blogspot.com/2010/01/ordine-del-giorno-per-la-definizione-di.html) che impegna l’ Amministrazione Comunale a:
- definire entro 90 giorni degli indicatori quantitativi quantificabili e misurabili relativi ad alcuni degli obbiettivi descritti nel piano finanziario degli interventi relativi al servizio gestione dei rifiuti urbani (anni 2010 – 2012), indicando anche la scadenza temporale prevista per la loro realizzazione
- pubblicizzare attraverso i mezzi di comunicazione (ivi incluso il sito Internet del Comune) tali indicatori e le scadenze di verifica
- prevedere un momento formale di verifica del raggiungimento degli obbiettivi relativi al servizio gestione dei rifiuti urbani, nell’interesse e nel rispetto dei cittadini che sono i destinatari dei benefici che devono scaturire dall’azione di governo di questa Amministrazione in materia.
La maggioranza ha bocciato a ranghi compatti questa proposta.


Piano Generale di Sviluppo 2009-2014
Il Sindaco ha illustrato il documento (LINK - http://servizi1.epavia.it/cc/scaricaallegatoproposta.php?id=64) che descrive le proposte di azione della Giunta per il prossimo quinquennio. Si tratta di un documento moto generico, in cui si definiscono gli interventi per il miglioramento della città. Il problema di fondo di questo documento sta appunto nella sua genericità, che consente alla Giunta di dichiarare le proprie migliori intenzioni senza che i cittadini abbiano la possibilità di verificare se e quando le promesse del Sindaco si tradurranno in azioni concrete per la città. Per rendere il documento meno generico, e per mettere il “Sindaco del fare” di fronte alle proprie responsabilità e a quelle delle sue promesse elettorali, ho presentato in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno (LINK - http://guidogiuliani.blogspot.com/2010/01/ordine-del-giorno-per-la-definizione-di_27.html) che impegna l’ Amministrazione Comunale a:
- definire entro 90 giorni degli indicatori quantitativi quantificabili e misurabili relativi ad alcuni degli obbiettivi e delle azioni descritte nel Piano Generale di Sviluppo 2009-2014, indicando anche il percorso temporale previsto per la loro implementazione/realizzazione
- pubblicizzare attraverso i mezzi di comunicazione (ivi incluso il sito Internet del Comune) tali indicatori
- prevedere un momento formale di verifica del raggiungimento degli obbiettivi, nell’interesse e nel rispetto dei cittadini che sono i destinatari dei benefici che devono scaturire dall’azione di governo di questa Amministrazione.

Il mio scopo era quello di stimolare la Giunta a scegliere alcuni obbiettivi di governo e renderli concreti e misurabili, per consentire ai cittadini di valutare in concreto l’efficienza e la capacità del Sindaco Cattaneo e della sua Giunta.
Nessuna sorpresa all’atto della votazione: la maggioranza si è ancora una volta rifiutata di prendere impegni concreti nei confronti dei cittadini.

Conclusione
La giunta del Sindaco Cattaneo prosegue nello svolgere il compito che sin qui le riesce meglio: fare dichiarazioni di intenti cui non seguono azioni concrete per lo sviluppo a medio e lungo termine della città.

mercoledì 27 gennaio 2010

Ordine del giorno per la definizione di obbiettivi e interventi misurabili relativi al Piano Generale di Sviluppo 2009-2014

Nella seduta del Consiglio Comunale del 25 Gennaio 2010 ho presentato il seguente Odg.
La maggioranza lo ha respinto.


OGGETTO: Ordine del giorno per la definizione di obbiettivi e interventi misurabili relativi al Piano Generale di Sviluppo 2009-2014


Pavia, lì 25/01/2010


IL CONSIGLIO COMUNALE:


- Preso atto della relazione del Sindaco Cattaneo sul Piano Generale di Sviluppo 2009-2014,


- Preso atto del fatto che il Piano Generale di Sviluppo 2009-2014 contiene la definizione di molti obbiettivi senza che siano previsti indicatori quantitativi o quantificabili, che consentano ai cittadini di valutare la capacità di azione della Giunta


IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE:


- a definire entro 90 giorni degli indicatori quantitativi quantificabili e misurabili relativi ad alcuni degli obbiettivi e delle azioni descritte nel Piano Generale di Sviluppo 2009-2014, indicando anche il percorso temporale previsto per la loro implementazione/realizzazione


- a pubblicizzare attraverso i mezzi di comunicazione (ivi incluso il sito Internet del Comune) tali indicatori


- a prevedere un momento formale di verifica del raggiungimento degli obbiettivi, nell’interesse e nel rispetto dei cittadini che sono i destinatari dei benefici che devono scaturire dall’azione di governo di questa Amministrazione


F.to
Il Consigliere PD
Guido Giuliani

Ordine del giorno per la definizione di obbiettivi e interventi misurabili relativi al piano finanziario degli interventi relativi al servizio gestion

Nella seduta del Consiglio Comunale del 25 Gennaio 2010 ho presentato il seguente Odg.
La maggioranza lo ha respinto.


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OGGETTO:
Ordine del giorno per la definizione di obbiettivi e interventi misurabili relativi al piano finanziario degli interventi relativi al servizio gestione dei rifiuti urbani (anni 2010 – 2012)
Pavia, lì 25/01/2010


IL CONSIGLIO COMUNALE:
- Preso atto della relazione dell’Assessore Galandra sul piano finanziario degli interventi relativi al servizio gestione dei rifiuti urbani (anni 2010 – 2012),
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE:
- a definire entro 90 giorni degli indicatori quantitativi quantificabili e misurabili relativi ad alcuni degli obbiettivi descritti nel piano finanziario degli interventi relativi al servizio gestione dei rifiuti urbani (anni 2010 – 2012), indicando anche la scadenza temporale prevista per la loro realizzazione
- a pubblicizzare attraverso i mezzi di comunicazione (ivi incluso il sito Internet del Comune) tali indicatori e le scadenze di verifica
- a prevedere un momento formale di verifica del raggiungimento degli obbiettivi relativi al servizio gestione dei rifiuti urbani, nell’interesse e nel rispetto dei cittadini che sono i destinatari dei benefici che devono scaturire dall’azione di governo di questa Amministrazione in materia
F.to
Il Consigliere PD
Guido Giuliani

martedì 12 gennaio 2010

cosedipoliticaPAVIA – “Diamo un tetto agli immigrati che lavorano” “Cioè una casa?” “No, una percentuale”

Questa nota l'ha scritta per me Angelo Ciocca, Assessore al Lavoro della Provincia di Pavia, Lega Nord.
Nella forma di una lettera alla Provincia Pavese, che riporto.
Il mio commento lo trovate in fondo.

Martedì 12 Gennaio 2010


PROPOSTA

Stranieri «limitati» nei nostri Comuni


Limite di studenti stranieri nelle classi dei nostri figli: è questo il provvedimento che il ministro Gelmini vuole attuare per far fronte all’aumento, anno dopo anno, di stranieri nelle scuole. Proprio la Lega qualche tempo fa aveva sottolineato la necessità di un distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi a maggioranza di alunni stranieri. Così come è di logico buon senso la proposta leghista di creare «classi ponte» per permettere che gli stranieri apprendano l’italiano prima di entrare nelle classi tradizionali. Se il problema del sovraffollamento di stranieri emerge prepotentemente nella scuola, altrettanto urgente è la situazione nella vita di tutti i giorni, di cui la scuola è fedele specchio. Condomini a prevalenza di immigrati; quartieri dove la presenza di italiani è ormai ridotta al minimo; cantieri in cui gli stranieri costituiscono la percentuale più elevata rispetto ai lavoratori italiani; vie commerciali in cui i negozi più diffusi sono quelli di extracomunitari. Quattro milioni e mezzo sono gli stranieri in Italia, con la presenza più elevata in Lombardia. Se non vorremo che fra poco all’anagrafe vengano iscritti più Tariq e Mohammed che Carlo e Roberta occorre fare qualcosa. La mia proposta è dunque rivolta agli amministratori locali pavesi, ai nostri sindaci, che quotidianamente affrontano il problema dell’immigrazione. Facciamoci promotori presso il governo di una richiesta: mettere un limite nel numero di residenze di immigrati per ogni Comune. Non sia, questa proposta, oggetto di facili strumentalizzazioni, ma sia colta come risposta ad un problema che riguarda noi, italiani, e loro, stranieri. I fatti di Rosarno dei giorni scorsi, di Castel Volturno di poco tempo fa siano da monito. Il sovraffollamento di stranieri danneggia tutti: noi e loro; non permette l’integrazione reale e diventa un problema di sicurezza e sociale. Nei prossimi giorni i sindaci riceveranno una proposta che, se vorranno, potranno sottoscrivere: residenza controllata e più sicurezza per tutti.

Angelo Ciocca, assessore Lega Nord Provincia di Pavia

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Cosa penso ?

Questo:

Ciò che più mi stupisce non è la sgradevole idea razzista dell'Assessore Ciocca che "gli immigrati" siano così diversi da "noi" da ritenerli un problema, un rischio per la civile Italia del terzo millennio.

Mi spaventa l'incapacità dell'Assessore alle Attività Produttive, Lavoro e Formazione della Provincia in cui vivo di comprendere le elementari regole dei mercati del lavoro e dei sistemi sociali organizzati.

Siamo al paradosso intellettuale. Si vuole fare sparire gli immigrati dalla Lombardia perché ce ne sono troppi!!!
Spero che Ciocca sappia che oltre il 95% degli immigrati in Lombardia sono regolari. Il che vuol dire che hanno un lavoro. Il che vuol dire che queste persone servono come l'aria all'economia della nostra regione
"Residenza controllata e più sicurezza per tutti". Immagino che significhi portare gli immigrati in cantiere su un bus con la scorta e le inferriate ai finestrini. E riportarli nei loro Comuni di residenza la sera tardi, quando non ci sono gli italiani in giro, ché magari si spaventano. Ovviamente, non più di 10 immigrati per ogni Comune Lombardo, così non si ammassano troppo, e non corriamo il rischio che Tariq e Mohammed giochino insieme in cortile. Un solo Tariq o un solo Mohammed per ogni cortile sono abbastanza. Altrimenti Carlo e Roberta si spaventano.

Ritenevo che Ciocca fosse un politico attento alle esigenze produttive del Nord. Mi sbagliavo. Ciocca non sembra avere la minima idea di come funziona un cantiere, e di come si sceglie e si recluta la manodopera operaia nell'anno 2010.