giovedì 28 aprile 2011

Interpellanza: SCUOLE DI INFANZIA COMUNALI E STRUTTURE DI SUPPORTO ALLE FAMIGLIE



Al Sindaco del Comune di Pavia

PREMESSO CHE:

q         Le scuole di infanzia comunali e le strutture di supporto alla famiglie garantiscono un servizio insostituibile e di  elevata qualità per le famiglie della nostra città.
q         Per l’anno scolastico 2011/12 non sono state accettate iscrizioni alla scuola d’infanzia comunale Landini e questo ha portato ad un elevato numero di iscrizioni alla scuola Vaccari che non potrà essere soddisfatto con l’attuale personale della scuola.
q         Si apprende dai mezzi di comunicazione che questa Amministrazione ha intenzione di chiudere la struttura “Pesciolino Rosso” (servizio denominato anche “tempo per le famiglie”) o di ridurne drasticamente il servizio, nonostante il Comune abbia da poco sostenuto i costi di ristrutturazione per spostare la sede da Corso Garibaldi a Via San Giovanni Bosco.


SI
CHIEDE:

q         Che questa Amministrazione illustri il suo piano di medio periodo su 3/5 anni per la copertura delle domande delle famiglie che faranno richiesta nelle scuole d’infanzia di Pavia e in particolare del quartiere di Pavia Ovest, che è stato privato di un servizio importante (scuola d’infanzia comunale Landini) malgrado sia in forte espansione demografica.
q         Quale futuro è previsto per la struttura “Pesciolino Rosso”.

Guido Giuliani

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Discussione in Consiglio Comunale

Presidente Sgotto
q         Le questioni sollevate dal Consigliere Giuliani sono di ampissima portata, e l’Assessore Faldini ha preparato una rispsota dettagliata che richiederebbe, per la sua esposizione, il tempo di 20-30 minuti. Il Consigliere Giuliani valuti l’opportunità di ritirare la Instant question, a fronte della promessa che le questioni vengano trattate in una seduta della Commissione Istruzione.

Consigliere Giuliani
q         Ho presentato questa Instant question perché sollecitato da numerosi cittadini preoccupati riguado al futuro del sistema delle scuole d’infanzia comunali.
q         Ritengo doveroso che l’Assessore fornisca la sue risposta nei tempi previsti (3 minuti).
q         La proposta di convocazione di una seduta specifica della Commissione Istruzione è ragionevole, e testimonia della rilevanza delle questioni sollevate.


Assessore Faldini
q         Non intendo sottrarmi alla discussione, ma le questioni poste dalla Instant question sono di portata troppo ampia per esaurire la discussione nei 3 minuti a disposizione
q         Sulla scuola Landini posso assicurare che questa Amministrazione ha effettuato studi ed analisi che tengono conto dello svilupo demografico che avrà il quartiere di Pavia Ovest.
q         Sul Pesciolino Rosso: la prospettiva è accompagnata anch’essa da un piano, supportato da considerazioni che per essere esposte richiedono un dettaglo superiore rispetto ai 3-4 minuti concessi da questa instant
q         Sollecito pertanto la convocazione di una seduta della commissione Istruzione su queste due questioni

Replica del Consigliere Giuliani
q         Solleciteremo il Presidente della Commissione Istruzione a convocarla al più presto per discutere del piano di medio periodo (3-5 anni) degli asili nido e delle scuole d’infanzia comunali.


domenica 17 aprile 2011

Nomine: il Sindaco Cattaneo fa un altro regalo ai consiglieri che lo hanno ricattato politicamente


[nota pubblicata su Facebook in data 17 aprile 2011]
https://www.facebook.com/notes/guido-giuliani/cosedipoliticapavia-nomine-il-sindaco-cattaneo-fa-un-altro-regalo-ai-consiglieri/10150145356118639


Il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo ha dato un altro esempio di come, a soli 30 anni, egli rappresenti alla perfezione la politica degli albori della Prima Repubblica, che dispensava prebende e regalìe ai politici di piccola taglia che urlavano più forte.
A Ottobre 2010 una crisi politica investì la maggioranza, sotto la forma del ricatto politico esercitato da quattro consiglieri comunali che chiedevano maggiore "rappresentatività" (traduzione: posti in CdA ben retribuiti). Allora, il sindaco rispose che non si sarebbe piegato ai ricatti della "banda dei quattro". Bravo sindaco!

Sei mesi dopo scopriamo però che lo stesso sindaco deve avere avuto un paio di amnesie: ha effettuato due nomine nel CdA dell'ASP (Azienda per i Servizi alla Persona) e nel Comitato d'Indirizzo del CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) attribuendole proprio a due dei consiglieri che lo avevano ricattato politicamente (Carlo Alberto Conti e Giuseppe Arcuri).

Ringraziamo il sindaco Cattaneo per avere effettuato queste nomine in piena libertà, e scegliendo le persone migliori per rappresentare il Comune di Pavia in questi importanti CdA e comitati.

Qui sotto, riporto due articoli da La Provincia Pavese, che contengono anche le mie dichiarazioni sulla triste vicenda.

Guido Giuliani

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VENERDÌ, 15 APRILE 2011   Pagina 16 - cronaca  

Arcuri al Cnao, la maggioranza trema   «Sindaco scorretto», Fraschini lascia la commissione  

 PAVIA. Nomine, polemiche e dimissioni. Il sindaco Alessandro Cattaneo ha scelto Giuseppe Arcuri, consigliere comunale di professione fisiatra, come rappresentante del Comune nel consiglio di amministrazione della fondazione Cnao, il centro medico d’avanguardia per la cura dei tumori inoperabili. E la scelta di uno dei consiglieri Pdl che a novembre avevano minacciato la scissione dal partito fa infuriare una parte della maggiornza. Niccolò Fraschini, presidente della commissione nomine in qualche modo scavalcata dalla scelta del sindaco, si è dimesso. Fraschini è passato dal gruppo del Pdl a quello di Fli ma resta comunque in maggioranza: le sue dimissioni, quindi, sono un segnale politico forte e aprono la strada ad un confronto che potrebbe allargare la frattura. «Mi sono dimesso - taglia corto Fraschini - perchè il sindaco aveva detto che i consiglieri dissidenti dal Pdl non avrebbero avuto nulla per rientrare in maggioranza. Invece Carlo Alberto Conti è nel Cda dell’Asp, Valerio Gimigliano è candidato alle provinciali e ora Arcuri entra al Cnao dopo che la commissione nomine aveva indicato il nome di Massimo Rossella, sempre un consigliere di maggioranza, ma più titolato perchè fisico nucleare di professione. Il sindaco ha dimostrato che la commissione nomine non conta nulla». Cattaneo minimizza: «Le dimissioni di Fraschini dalla commissione erano concordate dopo la sua uscita dal gruppo Pdl - spiega -. E la nomina di Arcuri non è un riconoscimento dopo che i consiglieri dissidenti sono rientrati in maggioranza, ma il risultato di una scelta basata sulla capacità di rappresentare il Comune».
Atacca a fondo l’opposizione: «E’ ora di finirla di nominare dei consiglieri comunali in Cda e comitati ben retribuiti, fino 2mila euro al mese - spiga il consigliere Pd Guido Giuliani. I consiglieri comunali non devono approfittare del loro ruolo di eletti per ottenere prebende ed incarichi in enti e società controllate. Se ciò succede è perchè si interpreta il mandato dei cittadini a proprio personale uso, consumo e beneficio. Nel merito, Arcuri non era il candidato con il migliore curriculum per rappresentare il Comune in un comitato che dovrà occuparsi di una Fondazione con importantissimi compiti per la salute». (s. ro.)

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MERCOLEDÌ, 20 OTTOBRE 2010   Pagina 15 - cronaca  

Il sindaco apre la crisi in Comune   Quattro consiglieri Pdl non vanno in aula, maggioranza a picco      
La sfuriata di Cattaneo: «Questa è una brutta politica fatta solo di scelte personali»  

STEFANO ROMANO

 PAVIA.
 «Crisi»: la parola si affaccia in Consiglio alle 10 e mezza e a pronunciarla è il sindaco AlessandroCattaneo, appena 15 mesi dopo l’elezione al Mezzabarba. Crisi che si apre con la maggioranza che non riesce a garantire il numero legale.
 Quello dell’altra sera in consiglio comunale non è stato l’inciampo di una sera sfortunata: lo riconosce apertamente il sindaco Cattaneo che parla di «brutta pagina per la maggioranza» e chiede «una verifica in tempi rapidi». Lo conferma il segretario provinciale del Pdl, Marco Bellaviti, che annuncia «una verifica approfondita all’interno del Pdl pavese», e di fatto preannuncia l’espulsione dei quattro consiglieri che hanno fatto saltare il consiglio. A far mancare i numeri alla maggioranza sono stati i quattro consiglieri del Pdl che da settimane lanciano segnali chiari (e bellicosi) al resto della coalizione: Dante Labate, Giuseppe Arcuri, Valerio Gimigliano e Carlo Alberto Conti avevano chiesto più visibilità e, dopo l’esclusione di Gimigliano dal consiglio di aministrazione dell’Asp, anche un posto in giunta. Non hanno ottenuto risposte e così non si sono presentati in aula al primo Consiglio dopo la frattura interna al Pdl. E hanno scelto una sera particolare. Si doveva votare una delibera sulle case in convenzione sulla quale sia il sindaco Cattaneo che il presidente del Consiglio Raffaele Sgotto sono incompatibili: la maggioranza conta su 24 consiglieri più il sindaco, l’altra sera quattro sono rimasti a casa in polemica, mentre Cattaneo e Sgotto dovevano uscire prima ancora del voto. A garantire il numero legale (e quindi la possibilità di votare) sarebbe rimasta solo l’opposizione. E l’opposizione ha detto dall’inizio che non si sarebbe fatta scappare l’opportunità di “mandare sotto” la maggioranza. Per la verità non è stato nemmeno necessario arrivare alla delibera dell’incompatibilità. Sui banchi del centrodestra, assenti giustificati, mancavano anche il leghista Antonio Grignani e Niccolò Fraschini del Pdl e così, esaurite le pratiche formali delle interrogazioni, la minoranza ha chiesto la verifica del numero legale, il presidente Sgotto ha certificato che la maggioranza non aveva più i numeri e tutti sono andati a casa. La figuraccia rimediata in aula, però, è solo l’inizio di quello che prevedibilmente sarà un lungo calvario per il Pdl. Dopo la formalizzazione in Consiglio della frattura tra i quattro consiglieri assenti e il resto del partito, una riconciliazione come quella che solo tre settimane fa aveva portato a termine il deputato Giancarlo Abelli sembra impossibile. La giunta Cattaneo, quindi, per i prossimi tre anni e mezzo potrà contare solo su 21 consiglieri: appena uno in più della maggioranza necessaria a garantire la convocazione e lo svolgimento dei consigli comunali. Questo significa, in altre parole, che basterebbe una malattia, un ’assenza per lavoro, anche solo la vacanza di un consigliere di maggioranza per consentire all’opposizione di mandare a casa il consiglio.

giovedì 7 aprile 2011

Fine vita, illegittimo imporre la propria morale agli altri

[lettera pubblicata su La Provincia Pavese in data 7 aprile 2011]

DISEGNO DI LEGGE
Fine vita, illegittimo imporre
la propria morale agli altri

 La lettera dell’Unione dei giuristi cattolici pubblicata il 29 marzo, sul tema delle direttive anticipate, contiene una serie di affermazioni non dimostrate. Anzitutto il disegno di legge Calabrò, la cui approvazione vieterebbe l’interruzione di idratazione a alimentazione artificiali, viene definito «ragionevole e realmente liberale» senza che sia portato un solo argomento a sostegno. Secondo, è del tutto campato per aria sostenere che sia in corso nel nostro Paese una deriva eutanasica.
 Terzo, ridicolizzare le sentenze che hanno ammesso, in situazioni molto particolari e specifiche, la sospensione dei trattamenti medici (in accordo peraltro col dettato costituzionale) significa sottrarsi a una vera discussione su questi temi.
 I giuristi cattolici sono naturalmente liberi di chiedere per se stessi, in linea con le proprie convinzioni morali e religiose, che non vengano mai interrotti idratazione e alimentazione artificiali. Ma non pretendere che si approvino regole che impongano a tutti le loro convinzioni.

Guido Giuliani, Angela Gregorini, Emanuela Marchiafava, Stefano Ramat, Paolo Villa
PD, Pavia