giovedì 7 aprile 2011

Fine vita, illegittimo imporre la propria morale agli altri

[lettera pubblicata su La Provincia Pavese in data 7 aprile 2011]

DISEGNO DI LEGGE
Fine vita, illegittimo imporre
la propria morale agli altri

 La lettera dell’Unione dei giuristi cattolici pubblicata il 29 marzo, sul tema delle direttive anticipate, contiene una serie di affermazioni non dimostrate. Anzitutto il disegno di legge Calabrò, la cui approvazione vieterebbe l’interruzione di idratazione a alimentazione artificiali, viene definito «ragionevole e realmente liberale» senza che sia portato un solo argomento a sostegno. Secondo, è del tutto campato per aria sostenere che sia in corso nel nostro Paese una deriva eutanasica.
 Terzo, ridicolizzare le sentenze che hanno ammesso, in situazioni molto particolari e specifiche, la sospensione dei trattamenti medici (in accordo peraltro col dettato costituzionale) significa sottrarsi a una vera discussione su questi temi.
 I giuristi cattolici sono naturalmente liberi di chiedere per se stessi, in linea con le proprie convinzioni morali e religiose, che non vengano mai interrotti idratazione e alimentazione artificiali. Ma non pretendere che si approvino regole che impongano a tutti le loro convinzioni.

Guido Giuliani, Angela Gregorini, Emanuela Marchiafava, Stefano Ramat, Paolo Villa
PD, Pavia

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