venerdì 18 dicembre 2009

cosedipoliticaPAVIA – “la debole prova di forza della maggioranza”


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Sottotitolo: il centrodestra pavese adotta la linea dura, e l’assessore Fracassi fa una pessima figura.
Nel Consiglio Comunale del 17 Dicembre 2009 erano in discussione le linee-guida per il Piano di Governo del Territorio (PGT), ossia il sostituto del vecchio Piano Regolatore. Le linee-guida sono descritte in un ampio documento che deve essere approvato dal Consiglio Comunale.
Il metodo della precedente amministrazione di centrosinistra
Durante l’anno 2008 la precedente amministrazione di centrosinistra (sindaco Capitelli) aveva ritenuto opportuno approvare la linee-guida del PGT dopo un dibattito ampio che prevedesse un confronto tra le diverse idee in circolazione nella città, incluse quelle dei consiglieri di opposizione.
Alla discussione delle linee-guida furono dedicata 6 sedute della Commissione Consiliare Territorio, e 4 sedute del Consiglio Comunale, nelle quali vennero discussi circa 80 emendamenti, di cui circa 50 furono accolti.
Quello appena descritto si chiama percorso condiviso.
Il metodo di questa amministrazione di centrodestra
La maggioranza ha impedito che si discutessero le linee-guida in maniera aperta, limitandosi a prevedere soltanto due passaggi in Commissione, ed una sola seduta del Consiglio Comunale, quella di ieri 17 Dicembre 2009.
I Consiglieri del PD hanno con forza richiesto che per lo meno il dibattimento fosse distribuito su due sedute di Consiglio, con votazione finale prevista per Lunedì 21 Dicembre 2009. Ciò avrebbe consentito di discutere alcuni emendamenti proposti dalla minoranza che intendevano essere migliorativi della proposta fatta dall’assessore Fracassi.
C’era molto da discutere: dall’accesso delle auto al centro storico, alla proposta di realizzare un mega-parcheggio sotterraneo in centro, alla gestione delle molte mini-aree verdi della città.
Qual è il motivo del rigido arroccamento della maggioranza?
Io credo che sia dovuto, come dice bene il mio collega Matteo Pezza, al fatto che il centrodestra non attribuisce alcun valore alla condivisione di alcuni importanti passaggi istituzionali con la minoranza. Anzi, sembra quasi preferire la soluzione di forza a tutti i costi. Tanto da fare pensare che l’attuale maggioranza abbia paura che condividere e confrontare serenamente idee e proposte con la minoranza le provochi una perdita di consenso e prestigio politico.
Il mio giudizio è che al centrodestra pavese manca una chiara e forte leadership, e soprattutto manca la capacità di intendere la politica come strumento per ottenere il bene di tutta la città, anziché quello dei politici attualmente in cabina di comando.
Rimane un dubbio. Ossia, che la maggioranza avesse così tanta fretta perché nella data di oggi verrà pronunciata la sentenza del TAR sul ricorso che riguarda il metodo con il quale il Sindaco Cattaneo ha attribuito l’incarico per la stesura del PGT all’Università di Pavia. Dal procedimento di gara erano stati esclusi tutti gli attori privati, e l’OICE (associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica) ha presentato il ricorso in discussione oggi.
La debole prova di forza
Nel Consiglio Comunale di ieri, il PD ha nuovamente chiesto che la discussione venisse distribuita su due sedute, assicurando che la minoranza avrebbe contribuito a portare a termine l’approvazione delle linee-guida del PGT entro la seduta del 21 Dicembre.
La maggioranza ha risposto No.
Allora, noi consiglieri del PD abbiamo depositato le nostre proposte di emendamento al documento in discussione, per un totale di 897 emendamenti.
A mali estremi, estremi rimedi.
Il capogruppo del PDL Bruni ha chiesto 5 minuti di sospensione per riunire la maggioranza e decidere il da farsi. La sospensione è durata un’ora e mezza. Si sono sentite, tra le altre, le voci (alte) di Dante Labate, Luigi Greco, Cristina Niutta.
La maggioranza aveva di fronte tre alternative. 1) Accettare di discutere in modo ampio il documento in due serate, al che i consiglieri del PD avrebbero probabilmente ritirato molti degli emendamenti e discusso solo i più significativi. 2) Accettare la sfida a discutere e votare tutti gli 897 emendamenti. 3) Costringere l’assessore Fracassi a ritirare la delibera sulle linee-guida del PGT.
In 90 minuti, alla fine, hanno deciso per l’opzione 3.
Conseguenze
Risultano tutt’ora vigenti le linee-guida approvate nel 2008 dall’amministrazione Capitelli. Adesso, la maggioranza dovrà presentare e fare approvare entro il 30 Marzo 2010 il vero e finale documento del PGT, che dovrà adattarsi a queste linee-guida.
Questa maggioranza non è stata in grado di fare approvare un documento importante da un Consiglio Comunale in cui detiene una solida maggioranza numerica.
È chiara la debolezza politica di questa “prova di forza”, ed in particolare la debolezza della posizione dell’assessore all’urbanistica Fracassi, responsabile per il PGT.
Per il futuro, mi auguro che la maggioranza comprenda il grande valore politico e fattuale che ha la condivisione di scelte importati per la nostra città.

giovedì 3 dicembre 2009

cosedipoliticaPAVIA – “Le benemerenze lottizzate”


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Sottotitolo: il centrodestra pavese lottizza anche le benemerenze.
Nel Consiglio Comunale del 30 Novembre 2009 sono state decise le attribuzioni delle benemerenze di San Siro, che intendono “onorare adeguatamente l’attività di tutti coloro che, con opere nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale o filantropico, con particolare collaborazione alle attività della Pubblica Amministrazione, con atti di coraggio o di abnegazione civica, abbiano in qualsiasi modo giovato alla città di Pavia, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni”.
I numeri
Sono state assegnate ben 8 benemerenze. Non ne venivano assegnate così tante da 14 anni (1995, Sindaco Rodolfo Jannaccone Pazzi, 12 benemerenze). Il numero medio di benemerenze attribuite negli ultimi otto anni è compreso tra tre e quattro.
Come mai quest’anno c’è stata un’esagerazione nell’assegnazione delle benemerenze?
La mia risposta è che il Sindaco Cattaneo e la sua maggioranza hanno interpretato l’assegnazione delle benemerenze come un tributo all’appartenenza politica, e hanno di fatto paradossalmente valorizzato maggiormente i consiglieri comunali proponenti rispetto agli stessi benemeriti.
I fatti
Al riguardo, v invito a leggere l’articolo della Provincia Pavese, riportato in fondo a questa nota.
Qui di seguito, alcuni miei commenti.
Il metodo
Ciò che più mi ha sconcertato è stata la lottizzazione delle assegnazioni delle benemerenze all'interno della maggioranza. Delle otto onorificenze assegnate, ben sei sono state accuratamente spartite tra le principali anime della maggioranza. Sono infatti stati premiate le proposte di consiglieri comunali della Lega Nord, di Francesco Adenti, e di tre correnti del PDL: ex Alleanza Nazionale, Comunione e Liberazione, corrente Abelliana.
Fa tristezza constatare che prevalgono vecchi schemi anche quando si tratta di rendere omaggio a cittadini e istituzioni pavesi meritevoli.
E' stato questo il principale motivo della non partecipazione al voto finale da parte dei gruppi del PD e di Democrazia e Solidarietà.
Il merito
Nel merito, risulta incomprensibile l’assegnazione dell'onorificenza per la solidarietà al Banco Alimentare (proposta dal consigliere Guerini, PDL) a scapito al Dosso Verde (proposta dal consigliere Lazzari, PD), istituzione che si è distinta per la qualità, l’importanza e la costanza del servizio assistenziale offerto nell'ambito cittadino negli ultimi cinquant’anni. Tra il contributo dato alla città dalle due istituzioni c'è un abisso. E anche la longa manus di CL.
Mi fa invece piacere che si sia deciso di premiare il professore Paolo Magni della Facoltà di Ingegneria insieme al suo gruppo di giovani ricercatori (proposta del consigliere Vigna, IdV).
Rimane però il dubbio che i consiglieri comunali non siano i soggetti più indicati per selezionare persone o istituzioni meritevoli nell’ambito della ricerca scientifica cittadina, che si articola in molteplici discipline e vanta numerosi casi di eccellenza a livello europeo e mondiale.
Il futuro
A mio parere, se si vuole salvaguadare il significato e il prestigio delle benemerenze di San Siro, occorre cambiarne radicalmente il metodo di assegnazione.
Le assegnazioni del 2009 sono state così tanto politicamente orientate e così poco rispettose di tutto l'ampio spettro di soggetti meritevoli da richiedere un cambiamento.
Non occorre aumentare il numero delle onorificenze oppure identificare in maniera rigida gli ambiti e le categorie di premiazione.
La mia proposta è quella di sottrarre l'attribuzione delle onorificenze dagli interessi e dalle attenzioni dei partiti politici.
Occorre istituire un comitato a-politico costituito da persone appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il tessuto sociale, culturale, produttivo e amministrativo della città, che scelga in maniera indipendente e ragionata i soggetti a cui attribuire le onorificenze.
Credo che questo sia l’unico modo per restituire alle onorificenze di San Siro la credibilità e il prestigio che meritano.
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MERCOLEDÌ, 02 DICEMBRE 2009
Pagina 18 - cronaca
Benemerenze civiche, il Consiglio si spacca
L’opposizione lascia l’aula: «Strappo istituzionale, sono i San Siro del centrodestra»
di STEFANO ROMANO
PAVIA. Nervi tesi, l’opposizione che abbandona l’aula e non vota le benemerenze di San Siro, e alla fine del Consiglio comunale perfino qualche parola grossa che vola tra l’assessore Luigi Greco e il consigliere Pd Davide Lazzari. All’una di notte il sindaco ha nelle sue mani i nomi dei sansirini 2009.
Otto nomi, il numero più alto dal 1995 ad oggi, tutti espressione di indicazioni provenienti dall’area politica del centrodestra.
«Sono i sansirini della maggioranza - attacca il capogruppo del Pd Francesco Brendolise -. Sui nomi non ci sono naturalmente rilievi: il probema è politico. Siamo di fronte a una brutta lottizzazione di una benemerenza che dovrebbe rappresentare tutta la città. Per la prima volta a memoria di consigliere, le benemerenze vengono assegnate senza che tutto il consiglio le abbia votate».
Con l’opposizione fuori dall’aula per protesta (resta solo Vincenzo Vigna dell’Idv sul cui candidato c’è un accordo), la maggioranza dà il via libera agli otto benemeriti che il 9 dicembre riceveranno la benemerenza.
Riceverà il San Siro Piera Capitelli, ex sindaco proposta da Andrea Albergati che ottiene un riconoscimento in qualche modo istituzionale come tutti i suoi predecessori. Gabriele Roveda, storico presidente di quartiere proposto dal consiglere Pdl Niccolò Fraschini, riceverà la benemerenza alla memoria per la sua attività di fondatore e promotore dell’associazione Pavia-Chernobyl. Benemerenza alla memoria anche per Bruno Boerci, imprenditore e uomo di sport scomparso nel 2008, proposto dal vicesindaco Gian Marco Centinaio, che ha unito l’attività in favore del basket a quella di filantropo con donazini alle associazioni della città.
Nel campo dell’arte, la scelta è caduta sullo scultore Marco Lodola, proposto dal consigliere Pdl Armando Catarisano per aver portato il nome di Pavia nei più importanti appuntamenti artistici internazionali. Benemerenza di San Siro a cavallo tra la medicina e lo sport per Mario Ireneo Sturla, medico sportivo proposto da Francesco Irianni del Pdl. Per la scienza e la ricerca, il San Siro 2009 va a Paolo Magni (proposto dal consigliere Idv Vincenzo Vigna), premiato dal Mit di Boston per aver ideato un metodo per produrre carburante dal siero di latte.
Massimo Esposti, giornalista del “Sole 24 Ore”, è stato indicato su proposta del consigliere comunale Francesco Adenti di Pavia città per l’uomo per il suo lavoro, da pavese, nell’ambito dell’economia e della finanza.
San Siro per l’attività di volontariato, infine, per il Banco alimentare, realtà nata a Milano ma da anni attiva a Pavia, proposta dal consigliere Pdl Carlo Guerini.