venerdì 24 giugno 2011

Il Comune di Pavia vende la propria rete del gas. Un po' alla cieca.


[nota pubblicata su Facebook in data 24 giugno 2011]
https://www.facebook.com/notes/guido-giuliani/cosedipoliticapavia-il-comune-di-pavia-vende-la-propria-rete-del-gas-un-po-alla-/10150203908748639


Nel consiglio comunale di oggi la maggioranza di centrodestra ha votato a favore del conferimento delle reti cittadine del gas (cioè, i tubi che stanno sotto le strade e portano il gas alle nostre case) da parte di ASM Pavia a LGH. Ciò è avvenuto per mezzo di una delibera lacunosa, in mancanza di molte informazioni fondamentali, e con un mandato poco chiaro ai rappresentatni pavesi che stanno nel CdA di ASM e LGH.
Un'operazione che poteva essere condivisibile è stata condotta con trascuratezza ed imperizia.
Adesso, non ci resta che sperare in bene... 

Di seguito, una premessa introduttiva e la sintesi del mio intervento in consiglio comunale.

PREMESSA
  • LE SOCIETA'  -  ASM Pavia (www.asm.pv.it) è una società partecipata quasi al 100% dal Comune di Pavia. ASM possiede attualmente circa il 10% della società LGH (Linea Group Holding, www.lgh.it), i cui altri soci sono società analoghe ad ASM partecipate dai Comuni di Cremona, Crema, Rovato e dalla Provincia di Lodi. LGH offre servizi di gestione del ciclo dell'acqua, dei rifiuti, dei trasporti, dell'energia.
  • IL CONFERIMENTO DELLE RETI GAS  -  ASM e la giunta Cattaneo hanno avuto un anno di tempo per decidere se conferire o meno le reti del gas ad LGH, aumentando la propria quota societaria dal 10% sino a circa il 16%. In termini generali, si tratta di un'operazione lecita ed anche vantaggiosa, a patto che venga stimato attentamente il valore delle reti, e venga prevista la possibilità per ASM (cioè per il Comune di Pavia) di riprendersi la proprietà dei tubi del gas che stanno sotto le sue strade nel caso in cui decidesse di uscire da LGH (ad esempio, per costituire una "ASM provinciale"). Una decisione finale andava presa entro il 30 giugno 2011. Ecco che allora -  in tutta fretta - la giunta Cattaneo prepare una delibera che dice sbrigativamente: "si dà mandato ad ASM di conferire a LGH le reti del gas di Pavia". Senza uno straccio di documentazione tecnica, senza le analisi di evoluzione futura del mercato, senza la garanzia di poterci riprendere i nostri tubi del gas nel caso di uscita da LGH.
IL MIO INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE 
  • Questione di metodo 
  1.  La giunta Cattaneo ha operato in modo molto approssimativo, perché non ha fornito alcuna documentazione significativa ai consiglieri comunali chiamati a decidere su questo importante passaggio (il valore industriale della rete del gas si aggira intorno ai 22 milioni di €). Occorreva fornire dettagli tecnici molto più approfonditi, che chiarissero se il valore della rete era adeguato, e soprattutto se l'aumentata quota dei futuri utili prodotti da LGH e traferiti ad ASM avrebbe compensato il mancato canone di affitto che oggi la società operativa controllata da LGH paga ad ASM per potere usare la rete del gas pavese.
  2. Una organizzazione minimamente seria (ad esempio, una qualsiasi azienda privata o un'amministrazione pubblica) prima di privarsi di un bene materiale così importante valuta accuratamente i pro e contro della dismissione. Tipicamente, chiedendo ad esperti (esterni od interni) di formulare previsioni sui futuri maggiori dividenti ottenuti dall'aumentata quota di partecipazione societaria in LGH. Ciò implica una previsione dell'evoluzione dei mercati sui quali opera LGH, e della capacità di LGH di essere vincente in quei mercati. Non si tratta di valutazioni semplici, ma chiunque si trovi a prendere una decisione così importante deve esigere di prendere una decisione informata. Purtroppo, nulla di tutto ciò è stato fatto, a parte fornire qualche numero la stessa sera del consiglio comunale per mezzo di interventi orali del presidente di ASM Chirichelli e del direttore generale Tedesi. Sinceramente troppo poco per potere effettuare una scelta informata.
  3. E' mancata del tutto ogni cura nel definire il "dopo". Ad esempio, non si sa cosa accadrà se ASM decidesse di non volere più avere quote societarie di LGH. Che fine faranno i tubi del gas che oggi sono dei cittadini pavesi? Non si sa. Potrebbero venire restituiti ad ASM, oppure LGH potrebbe decidere di tenerseli a vita. Occorreva definire meglio le "modalità di uscita" da LGH, specificando che fine faranno questi benedetti tubi.
  • La gestione politica di ASM e LGH 
  1. Saremmo tutti abbastanza tranquilli se gli amministratori di ASM e LGH nominati dal sindaco Cattaneo fossero persone di provata fiducia e capacità manageriale. Purtroppo, non tutti gli eventi recenti sono rassicuranti. E' infatti di poche settimane fa la quesitone relativa ad un incarico professionale del valore complessivo di 130mila € che Marco Bellaviti (segretario provinciale del PDL, consigliere di amministrazione di ASM, vicepresidente di LGH, presidente di Linea Più) in qualità di presidente di Linea Più ha attribuito al Dott. Pasquali (presidente di LGH e consigliere di amministrazione di Linea Più) [riferimenti più sotto, alla fine della nota]. Questa operazione (forse lecita dal punto di vista formale e giudiziario) denota una grande trasandatezza politica ed una scarsa moralità. E ci fa pensare che non tutte le decisioni operative che vengono prese all'interno della galassia LGH siano buone scelte effettuate nell'interesse degli azionisti di riferiento (che sono i cittadini).    
  • In conclusione
Si è persa l'ennesima occasione per gestire un importante atto amminsitrativo con l'attenzione che avrebbe meritato, sia dal punto di vista della completezza tecnica delle informazioni, sia dal punto di vista delle definizione di chiare strategie di gestione dei beni e dei capitali di società a capitale pubblico o partecipate da capitale pubblico.
Il gruppo consiliare del PD non ha partecipato al voto.
La maggioranza ha votato compatta a favore di un provvedimento che lascia le mani libere agli amminstratori di ASM. Temiamo che il patrimonio dei nostri concittadini non sia esattamente in buone mani...

    RIFERIMENTI
    (incollo direttamente gli articol de la Provincia Pavesei, poiché non posso postare dei link dato che  l'amministrazione comunale ha pensato bene di non riportare questi articoli nella rassegna stampa che si trova qui: http://www.comune.pv.it/site/home/servizi-al-cittadino/filo-diretto/rassegna-stampa.html)

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    GIOVEDÌ, 19 MAGGIO 2011  
    Pagina 15 - cronaca  

    «Linea più», consulenza contestata  
    Bellaviti affida incarico da 132mila euro alla casa madre Lgh        

    STEFANO ROMANO

     PAVIA.
     Un assegno da 132mila euro staccato a Pavia fa tremare Linea group holding, il colosso dei servizi e dell’energia del quale Asm è socia per il 10 per cento circa. L’assegno è quello che Marco Bellaviti, presidente di Linea più, ha versato ad Andrea Pasquali, presidente di Linea group holding (Lgh), per una consulenza sull’ingresso di Linea più nel mercato dell’energia elettrica.
     Linea più è una società pavese che si occupa di distribuzione del gas ed è di proprietà di Lgh, società con sede a Cremona la cui proprietà è sostanzialmente nelle mani delle ex municipalizzate di Cremona e Rovato, in provincia di Brescia. Semplificando, quindi, una società partecipata al 100 per cento da un gruppo ha pagato una consulenza al presidente del gruppo stesso. Semplificando ancora di più: il Cda del presidente di Linea più Marco Bellaviti ha richiesto e pagato una consulenza al proprio capo: lo scopo è preparare l’azienda pavese a vendere l’energia elettrica direttamente alle famiglie. Dettaglio non trascurabile, Marco Bellaviti, oltre che presidente di Linea più che ha commissionato e pagato la consulenza, è anche vice presidente di Lgh il cui presidente ha ricevuto il pagamento della consulenza. Il caso dei 132mila euro (per 18 mesi di consulenza) versati al presidente di Lgh sta facendo tremare anche l’amministrazione di Cremona, città in cui ha sede Lgh, dove l’ex municipalizzata del Comune (l’Aem) è socia di Lgh. L’opposizione di centrosinistra a Cremona ha chiesto le dimissioni di Pasquali da Lgh per aver accettato la consulenza pagata da Pavia, la maggioranza di centrodestra si è spaccata sulla sua difesa.
     La consulenza finita nella bufera, formalmente, è finalizzata «all’assistenza alla società per l’ingresso nel mercato dell’energia elettrica domestica». Traducendo: per imparare a vendere elettricità alle famiglie ora che il mercato è stato liberalizzato. Ma perchè pagare una consulenza proprio al presidente della casa madre? «E’ una consulenza di carattere specialistico - risponde il presidente di Linea più Marco Bellaviti -. E’ stata affidata al presidente di Lgh a supporto della strategia di sviluppo di Linea più, azienda operativa che dipende da Lgh, per rafforzarne il posizionamento competitivo. L’assistenza è prevista nel core business aziendale e precisamente nei mercati energetici di riferimento: energia elettrica e gas naturale. L’incarico è stato affidato in concomitanza con l’ingresso di Linea più in borsa elettrica e in fase preparatoria del lancio del nuovo servizio di erogazione di energia elettrica ai clienti domestici». In altre parole: Linea più si prepara a vedere direttamente ai clienti anche l’energia elettrica e ha bisogno di un consulente che abbia già esperienza nel settore. Quindi si affida al presidente della casa madre che già vende energia elettrica.
     «L’impiego di Andrea Pasquali come consulente aziendale - aggiunge Bellaviti - è finalizzato a individuare e utilizzare tutte le competenze necessarie al rafforzamento della società in un contesto competitivo caratterizzato da forte concorrenza e rischio di erosione della base dei clienti. Il consiglio di amministrazione di Linea più ha previsto comunque la possibilità di recedere dal contratto con preavviso di quattro mesi». 

    LE REAZIONI   Adesso rischia tutto il Cda        
    La consulenza da 132mila euro che Linea più ha pagato al presidente della casa madre Lgh potrebbe costare il posto ad Andrea Pasquali al vertice del Cda. Ieri pomeriggio il sindaco di Cremona Oreste Perri (Pdl) ha convocato Pasquali e gli ha chiesto di dimettersi. E Pasquali, secondo le indiscrezioni, si sarebbe detto disponibile. I tempi, però, non sono immediati: questa sera il Pdl cremonese si riunirà per definire la questione. E il Pdl è diviso: gli ex di Forza Italia spingono per le dimissioni, mentre gli ex An, da cui Pasquali proviene, lo difendono. E potrebbero forzare chiedendo le dimissioni di tutto il Cda, compreso il vicepresidente pavese Marco Bellaviti.

    LA SOCIETA’   E’ il gestore del servizio gas        
    Linea più è una società operativa del gruppo Linea group holding (Lgh) che è partecipato per il 10 per cento circa da Asm Pavia. Asm, a sua volta, è partecipata di fatto al cento per cento dal Comune di Pavia: non è più una società pubblica, ma di fatto è proprietà di un ente pubblico. Non esiste un legame diretto tra Linea più (che distribuisce gas e presto fornirà anche energia elettrica alle famiglie) ed Asm: la totalità delle quote societarie è nelle mani di Linea group holding.

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     VENERDÌ, 20 MAGGIO 2011  
    Pagina 17 - cronaca  

    Niutta: «Tutto sarà spiegato in Consiglio»  
    Caso Linea Più Il Pd: «Bellaviti deve dimettersi»      
       
     Il Pd chiede le dimissioni di Marco Bellaviti, presidente di Linea Più e vice di Lgh, per la consulenza da 132mila euro pagata ad Andrea Pasquali, presidente del Cda di Linea Group Holding, casa madre di Linea Più (di cui Asm è socia per il 10%). Se ne è parlato ieri in consiglio comunale (a cui ha partecipato anche la seconda Cp del Cairoli). Il Pd ha chiesto spiegazioni al Comune, visto che il sindaco di Cremona ha chiesto le dimissioni del Cda. Ha risposto l’assessore Cristina Niutta, perché il sindaco Cattaneo era momentaneamente assente. «Bellaviti ha parlato con il sindaco e ha dato una parziale spiegazione - ha spiegato Niutta - e si è detto disponibile a venire in consiglio comunale a dare una spiegazione». Brendolise (Pd) ha attaccato: «E’ vergognoso che il presidente di una holding che gestisce soldi pubblici faccia una cosa del genere. Asm deve aprire una commissione di garanzia e Bellaviti si deve dimettere». «Gli amministratori firmano un codice etico - interviene il segretario Alan Ferrari - che non è stato rispettato».

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    SABATO, 21 MAGGIO 2011  
    Pagina 16 - Nazionale  

    Il presidente della società: «Nulla da nascondere, spiegherò tutto alla commissione del Consiglio»  
    Consulenze, Cattaneo chiede la verifica  
    Caso Linea più, il sindaco: «Se ci sono irregolarità Bellaviti deve dimettersi»        

    STEFANO ROMANO

    La consulenza da 132mila euro al presidente Lgh, da sola, è più di quanto Linea più spenda in contratti a progetto in un anno intero, 100mila euro circa. E’ soprattutto l’entità della cifra ad alimentare la polemica sull’incarico che la società che vende gas ai pavesi ha affidato ad Andrea Pasquali, presidente di Lgh, la società cremonese che ha il 100 per cento delle quote di Linea più ed è partecipata per il 10 per cento da Asm Pavia. L’opposizione chiede le dimissioni di Marco Bellaviti dalla presidenza di Linea più e il sindaco Alessandro Cattaneo non sembra alzare le barricate per difendere il posto del coordinatore provinciale del Pdl. «E’ una vicenda inopportuna - taglia corto Cattaneo -. Una vicenda che deve essere chiarita e di cui verrà chiesto conto a Bellaviti. Come Comune ci sforziamo ogni giorno di fare ogni spesa con il senso della misura: se non ci sarà una giustificazione più che sensata, chiederemo la sospensione della consulenza. E ci saranno naturalmente conseguenze politiche». Cattaneo ha già sentito il suo collega di Cremona Oreste Perri: «Siamo sulla stessa lunghezza d’onda». La patata bollente partita da Pavia con un incarico da 132mila euro, ora è nelle mani del sindaco di Cremona visto che ad incassare la consulenza è stato il presidente di Lgh che lo stesso Perri ha nominato al vertice della società. Andrea Pasquali ha rimesso la sua delega nelle mani di Perri: oggi il sindaco di Cremona incontrerà la sua maggioranza e deciderà se revocare l’incarico a Pasquali. Per spiegare all’amministrazione di Pavia cosa sta succedendo, invece, Marco Bellaviti aspetterà qualche giorno: «Appena finita la campagna elettorale - spiega - sono pronto a spiegare in commissione consiliare tutta la vicenda. Una vicenda che non ha nessuna ombra visto che Linea più si è mossa in linea con le indicazioni strategiche di Lgh, la casa madre. Linea più è una società operativa di Lgh: non ha nessun rapporto giuridico con l’amministrazione di Pavia o il Comune». La casa madre Lgh, in compenso, è partecipata per il 10 per cento da Asm che è di proprietà del Comune. «Non abbiamo rapporti con Linea più - commenta il presidente di Asm, il leghista Giampaolo Chirichelli -. Questa vicenda, però, mi fa pensare a quando, a Cremona, avevo espresso dubbi su alcune scelte di Lgh ed ero quasi stao messo alla porta da esponenti del Pdl. Ci hanno ripensato, ora, quegli esponenti del Pdl?».

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     SABATO, 11 GIUGNO 2011  
    Pagina 20 - Cronaca  

    MAXI CONSULENZA   Bellaviti in Commissione        

    Ieri pomeriggio il presidente di Linea Più Marco Bellaviti è andato a riferire in commissione di garanzia in Comune sulla consulenza da 132mila euro affidata al presidente di Lgh. La vicenda aveva fatto tremare il colosso dei servizi e dell'energia del quale Asm è socia per il 10 per cento circa. Contestato l'assegno che Bellaviti ha versato ad Andrea Pasquali, presidente di Linea group holding (Lgh), per una consulenza sull'ingresso di Linea più nel mercato dell'energia elettrica. Linea più è la società pavese che si occupa di distribuzione del gas ed è di proprietà di Lgh, la cui proprietà è sostanzialmente nelle mani delle ex municipalizzate di Cremona e Rovato«Abbiamo cercato di capire le motivazioni che secondo Bellaviti stavano dietro la necessità di quella consulenza a Pasquali – spiega Fabio Castagna, Pd – ma anche perché la presenza Asm Pavia in Lgh si sia ridotta dal 14% al 10%. Le spiegazioni fornite, tuttavia, non bastano a farci cambiare idea sull’inopportunità di una consulenza da 132mila euro». E dunque il Pd continua a chiedere le dimissioni di Bellaviti che è presidente di Linea più e vice presidente di Lgh il cui presidente ha ricevuto il pagamento della consulenza. Oltre che coordinatore provinciale del Pdl. «L'impiego di Andrea Pasquali come consulente aziendale - si era difeso Bellaviti - è finalizzato a individuare e utilizzare tutte le competenze necessarie al rafforzamento della società in un contesto competitivo caratterizzato da forte concorrenza e rischio di erosione della base dei clienti. Il Cda di Linea più ha previsto comunque la possibilità di recedere dal contratto con preavviso di quattro mesi». (a.gh.)

    giovedì 9 giugno 2011

    Interpellanza: PROVVEDIMENTI PER LA SICUREZZA DEGLI ABITANTI DEL QUARTIERE PAVIA OVEST

    Al Sindaco del Comune di Pavia

    PREMESSO CHE:

    q         Come riportato dai mezzi di comunicazione, si sono recentemente verificati preoccupanti aggressioni a giovani donne in pieno giorno in una specifica zona del quartiere di Pavia Ovest. In particolare:
    o       Un’aggressione in data 13-14 Maggio nei pressi di Via F.lli Cervi.
    o       Un’aggressione in data 29-30 Maggio nei pressi del sottopasso pedonale di via Abbiategrasso.
    q         La zona compresa tra Via F.lli Cervi, Via Tibaldi, Via Abbiategrasso, Via Ferrata è frequentata da molte giovani donne, data la presenza degli Istituti Universitari, del complesso Piscina-Palestra Campus Acquae, del Collegio Nuovo.
    q         Nelle ore serali la zona sopra citata risulta particolarmente pericolosa a causa della scarsa frequentazione e della non sempre ottimale illuminazione stradale
    q         È di particolare ed elevata pericolosità il tratto di Via Abbiategrasso che va dall’incrocio con Via Aselli all’incrocio con Via Tibaldi, per l’assenza di marciapiede, per la scarsissima illuminazione e per la presenza del sottopasso pedonale in corrispondenza con l’attraversamento degli svincoli della Tangenziale Ovest.

    SI
    CHIEDE:

    q         Di aumentare i controlli da parte della forze di Polizia nelle zone sopra citate, nelle ore diurne e serali, e di riconsiderare l’adozione del Vigile di Quartiere per le zone periferiche nelle quali i cittadini sono più soggetti a pericoli per la propria incolumità.
    q         Di provvedere all’installazione di telecamere collegate 24 ore su 24 con le stazioni di Polizia per il monitoraggio dei percorsi pedonali nelle zone sopra citate (Via F.lli Cervi, Via Tibaldi, Via Abbiategrasso, Via Ferrata), dando adeguata pubblicizzazione in loco all’installazione delle telecamere a fini deterrenti.
    q         Di risolvere una volta per tutte il problema del percorso ciclo-pedonale di Via Abbiategrasso, ed in particolare del tratto adiacente al sottopasso, adottando lungo tutto il percorso una illuminazione adeguata ed una sorveglianza continua tramite telecamere.
    q         Di provvedere a realizzare un marciapiede od un percorso ciclo-pedonale nel tratto di Via Ferrata in prosecuzione di Via Tibaldi.

    Guido Giuliani

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    Discussione in Consiglio Comunale


    Assessore Luigi GRECO
    q         Il consigliere Giuliani ha ragione: è un quartiere molto frequentato da giovani e da giovani donne.
    q         L’instant question è troppo corposa: la risposta richiederebbe un consiglio comunale apposito, poiché gli interventi comporterebbero una spesa di centinaia di migliaia di Euro
    q         Le trasmetto la risposta – per gli aspetti che gli competono – formulata dal Comandante della Polizia Urbana, Gianluca GIURATO
    o       A breve sarà attivato il nuovo sistema di videosorveglianza che prevede l’installazione di una telecamera di sicurezza anche nel sottopasso di via Abbiategrasso
    o       A causa dei limiti imposti dal patto di stabilità non è possibile, al momento, acquistare altre telecamere. Per cui al momento la richiesta di incrementare il sistema di videosorveglianza con telecamere dislocate nelle vie indicate non trova possibilità di accoglimento; si evidenzia inoltre che il nuovo sistema prevede la presenza di circa 100 telecamere: un ulteriore incremento sarebbe di difficile gestione.
    o       Nel limite del possibile saranno incrementati i servizi di controllo nelle zone indicate

    Replica del Consigliere GIULIANI
    q         Ribadisco la necessità di rendere più sicuro il percorso lungo Via Abbiategrasso, anche migliorando l’illuminazione lungo tutto il percorso ciclo-pedonale.
    q         È anche necessario creare un percorso ciclo-pedonale lungo il tratto di Via Ferrata che va dall’incrocio-rotaria con Via Abbiategrasso e Via Tibaldi all’incrocio con Strada Cascinazza.