martedì 12 gennaio 2010

cosedipoliticaPAVIA – “Diamo un tetto agli immigrati che lavorano” “Cioè una casa?” “No, una percentuale”

Questa nota l'ha scritta per me Angelo Ciocca, Assessore al Lavoro della Provincia di Pavia, Lega Nord.
Nella forma di una lettera alla Provincia Pavese, che riporto.
Il mio commento lo trovate in fondo.

Martedì 12 Gennaio 2010


PROPOSTA

Stranieri «limitati» nei nostri Comuni


Limite di studenti stranieri nelle classi dei nostri figli: è questo il provvedimento che il ministro Gelmini vuole attuare per far fronte all’aumento, anno dopo anno, di stranieri nelle scuole. Proprio la Lega qualche tempo fa aveva sottolineato la necessità di un distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi a maggioranza di alunni stranieri. Così come è di logico buon senso la proposta leghista di creare «classi ponte» per permettere che gli stranieri apprendano l’italiano prima di entrare nelle classi tradizionali. Se il problema del sovraffollamento di stranieri emerge prepotentemente nella scuola, altrettanto urgente è la situazione nella vita di tutti i giorni, di cui la scuola è fedele specchio. Condomini a prevalenza di immigrati; quartieri dove la presenza di italiani è ormai ridotta al minimo; cantieri in cui gli stranieri costituiscono la percentuale più elevata rispetto ai lavoratori italiani; vie commerciali in cui i negozi più diffusi sono quelli di extracomunitari. Quattro milioni e mezzo sono gli stranieri in Italia, con la presenza più elevata in Lombardia. Se non vorremo che fra poco all’anagrafe vengano iscritti più Tariq e Mohammed che Carlo e Roberta occorre fare qualcosa. La mia proposta è dunque rivolta agli amministratori locali pavesi, ai nostri sindaci, che quotidianamente affrontano il problema dell’immigrazione. Facciamoci promotori presso il governo di una richiesta: mettere un limite nel numero di residenze di immigrati per ogni Comune. Non sia, questa proposta, oggetto di facili strumentalizzazioni, ma sia colta come risposta ad un problema che riguarda noi, italiani, e loro, stranieri. I fatti di Rosarno dei giorni scorsi, di Castel Volturno di poco tempo fa siano da monito. Il sovraffollamento di stranieri danneggia tutti: noi e loro; non permette l’integrazione reale e diventa un problema di sicurezza e sociale. Nei prossimi giorni i sindaci riceveranno una proposta che, se vorranno, potranno sottoscrivere: residenza controllata e più sicurezza per tutti.

Angelo Ciocca, assessore Lega Nord Provincia di Pavia

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Cosa penso ?

Questo:

Ciò che più mi stupisce non è la sgradevole idea razzista dell'Assessore Ciocca che "gli immigrati" siano così diversi da "noi" da ritenerli un problema, un rischio per la civile Italia del terzo millennio.

Mi spaventa l'incapacità dell'Assessore alle Attività Produttive, Lavoro e Formazione della Provincia in cui vivo di comprendere le elementari regole dei mercati del lavoro e dei sistemi sociali organizzati.

Siamo al paradosso intellettuale. Si vuole fare sparire gli immigrati dalla Lombardia perché ce ne sono troppi!!!
Spero che Ciocca sappia che oltre il 95% degli immigrati in Lombardia sono regolari. Il che vuol dire che hanno un lavoro. Il che vuol dire che queste persone servono come l'aria all'economia della nostra regione
"Residenza controllata e più sicurezza per tutti". Immagino che significhi portare gli immigrati in cantiere su un bus con la scorta e le inferriate ai finestrini. E riportarli nei loro Comuni di residenza la sera tardi, quando non ci sono gli italiani in giro, ché magari si spaventano. Ovviamente, non più di 10 immigrati per ogni Comune Lombardo, così non si ammassano troppo, e non corriamo il rischio che Tariq e Mohammed giochino insieme in cortile. Un solo Tariq o un solo Mohammed per ogni cortile sono abbastanza. Altrimenti Carlo e Roberta si spaventano.

Ritenevo che Ciocca fosse un politico attento alle esigenze produttive del Nord. Mi sbagliavo. Ciocca non sembra avere la minima idea di come funziona un cantiere, e di come si sceglie e si recluta la manodopera operaia nell'anno 2010.


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