giovedì 28 gennaio 2010

cosedipoliticaPAVIA – “Il bilancio della Giunta Cattaneo: più spese per i cittadini meno abbienti”


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Nella seduta del Consiglio Comunale di Pavia di Martedì 26 Gennaio 2010 è stato discusso il bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario 2010. Si tratta del documento politico più importante per l’amministrazione comunale.
Riassumo il mio punto di vista su questo argomento.
La vaghezza
Le linee di progetto per la sviluppo della città presentate dal Sindaco e dalla sua maggioranza sono di una vaghezza disarmante. Si tratta di un elenco di buoni propositi generalmente condivisibili, la cui genericità non consente di valutare quali siano le vere idee della Giunta per Pavia. Forse perché idee chiare e vere, ad oggi, non ce ne sono.
La certezza
Il documento di bilancio e le delibere ad esso collegate illustrano bene chi pagherà gli effetti delle minori entrate derivanti dal taglio dell’ICI e dalla riduzione del finanziamento erogato dalla Regione Lombardia per i trasporti pubblici: pagheranno i cittadini più deboli, meno abbienti e più bisognosi di servizi.
Infatti, la Giunta ha deciso di non compensare la riduzione di 250mila Euro del finanziamento della Regione Lombardia per i trasporti pubblici. Verrà così ridotto il servizio di trasporto pubblico, tagliando del 4% il chilometraggio annuale percorso dai nostri bus. Ciò comporterà inevitabilmente uno scadimento della qualità del servizio, causando maggiori disagi ai cittadini che hanno la necessità di utilizzare il trasporto pubblico.
Inoltre, per la prima volta nella storia recente del Comune di Pavia, viene eliminata la gratuità del servizio di mensa scolastica per i bambini appartenenti alle famiglie meno abbienti (reddito ISEE inferiore a 5320€ annui), portandone il costo a 0.50€ a pasto per il 2010 e 1.00€ per il 2011. A questo si aggiunge il fastidioso balzello di 5€ annui (sotto forma di contributo di iscrizione) che devono pagare tutti i bambini che usufruiscono del servizio mensa.
La vendita dello stabile di Fossarmato sarà un regalo all’acquirente, e priverà il Comune di Pavia di una struttura per l’accoglienza delle famiglie che si troveranno in gravi difficoltà economiche a causa della crisi e dei licenziamenti.
La delusione
Il documento di bilancio presentato dall’Assessore Galandra ha un’impostazione antica, che non apporta alcuna innovazione al classico schema-tipo. Manca del tutto ogni spunto innovativo, poiché per le entrate non direttamente ascrivibili ai contributi diretti dei cittadini, si prevedono solamente i canali standard rappresentati dalle erogazioni dello Stato e della Regione. Da un governo di centrodestra ci saremmo aspettati almeno il tentativo di esplorare nuove forme di collaborazione con i privati, in particolare aziende e imprenditori in grado di contribuire allo sviluppo della città apportando finanziamenti per la realizzazione di progetti di interesse comune. Gli unici interventi sono previsti nella classica forma del project financing per progetti infrastrutturali. Questa modalità favorisce il privato che ha la facoltà di realizzare l’intervento solo nei casi in cui esso sia fortemente redditizio.
Ci saremmo aspettati una maggiore capacità di proporre forme nuove di collaborazione per sfruttare la grande potenzialità di investimento del capitale privato sul territorio pavese..
Conclusione
Il rifiuto totale della Giunta di proporre indicatori chiari e misurabili per la valutazione delle capacità e dell’efficienza dell’amministrazione nel raggiungere gli obbiettivi di governo priva i cittadini pavesi della possibilità di verificare le capacità operative del centrodestra.
Non è quindi chiaro dove risieda il cambiamento nell’indirizzo politico che Cattaneo ha promesso in campagna elettorale. Ad oggi, sembra che l’unico rilevante cambiamento rispetto alla precedente amministrazione sia quello di fare pagare più soldi ai cittadini più poveri.

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