venerdì 15 maggio 2009

Perché

In queste righe provo a spiegare il perché del mio impegno politico e i motivi per cui chiedo il vostro voto.

Il nostro paese
Voglio bene all’Italia e mi piace la capacità e la voglia degli italiani di rendersi protagonisti della propria vita. Voglio vivere in un paese che offra a tutti i suoi cittadini le stesse opportunità, per realizzare e arricchire la propria persona, per costruire una famiglia, confrontarsi con i cittadini dell’Europa e del mondo.
Odio quella parte non trascurabile del sistema-Italia che si regge e procede grazie alle relazioni, alle conoscenze ed alle parentele. Perché blocca il nostro paese impedendogli di crescere e migliorarsi, e nega a molti italiani il diritto di vivere in un sistema di regole chiare, giuste, e soprattutto rispettate. Da tutti.

Perché la politica ?
Penso che la politica sia il più importante strumento per garantire uguali diritti a tutti i cittadini, e per rendere un paese un luogo bello (o migliore) in cui vivere con soddisfazione, pur nei limiti imposti dal sistema economico e dalle specifiche condizioni naturali di partenza.
Occorre che la politica sia efficace, trasparente e orientata all’interesse collettivo. Senza una buona politica l’uguaglianza delle opportunità svanisce, e si afferma quella parte dell’Italia degli intrallazzi e del malaffare che non mi piace.

Perché il Partito Democratico ?
Il PD è il primo partito a cui mi sia iscritto. Il progetto originario del PD mi ha affascinato e ha stimolato la mia voglia di partecipare alla vita collettiva del paese, offrendo il mio contributo di idee e di azione. Il progetto mi piace perché si fonda sui princìpi di uguaglianza, pari opportunità, laicità e buon governo che ritengo impresicndibili.
Il modo in cui il PD si è poi sviluppato non mi ha entusiasmato. Ma credo che spendere le proprie energie e le proprie idee per migliorare un sistema sia una risposta più giusta e utile rispetto al disinteresse o alla osservazione passiva di ciò che accade.
A Pavia il PD cittadino si è aperto alla partecipazione di tante persone che non si erano prima occupate di politica, dando vita a una giusta miscela tra l’esperienza e le nuove idee e visioni della politica.

Perché candidarmi per il Consiglio Comuale ?
Insieme a persone ed amici che la pensano come me, nell’ultimo anno ho dato il mio contributo al PD cittadino. Ho iniziato ad apprendere le regole scritte e non scritte della politica, ed ho provato a cambiare quelle che non mi piacciono e che ritengo dannose per l’interesse comune.
Il PD a Pavia ha profuso un grande impegno per offrire una proposta politica per l’aministrazione della città di alta qualità, che tiene nella massima considerazione l’interesse collettivo. Questo percorso è iniziato con lo svolgimento delle elezioni primarie per la scelta del candidato Sindaco, ed è proseguito con la stesura partecipata e condivisa del programma di Andrea Albergati.
In questo contesto mi trovo a mio agio, e per questo ho deciso di investire tempo e energie per candidarmi per il Consiglio Comunale alle elezioni del 6-7 Giugno.
Voglio spendere il mio contributo fattivo nel luogo istituzionale deputato a prendere le decisioni per la nostra città. L’impegno politico deve comportare assunzione di responsabilità, e candidarsi in prima persona per un’assemblea elettiva è il modo per tradurre in pratica idee e princìpi.

Perché votarmi ?
Metto a disposizione la mia onestà e la mia idea di una politica che operi unicamente per l’interesse della collettività.
Cercherò di rendere trasparente il processo decisionale della politica cittadina, sia che mi trovi in maggioranza, sia all’opposizione.
Ma buone intenzioni e rettitudine non bastano. Offro le mie competenze e il mio impegno perché nel futuro di Pavia ci sia un reale sviluppo economico basato sulla nascita di un distretto produttivo a basso impatto ambientale nel settore scientifico-tecnologico, in grado di creare nuovi posti di lavoro.
Le priorità della mia azione per Pavia includono anche una vivibilità semplice e un buon rapporto con il tessuto urbano per tutti i cittadini.
E soprattutto, intendo impedire che si prendano decisioni nell’interesse di pochi e che si sprechino risorse pubbliche, in particolare il denaro, e il tempo degli amministratori e dei dipendenti del Comune, che deve essere reso più produttivo.

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